lunedì 27 luglio 2009

Samosa indiano di verdure

Per chi non lo sapesse, i samosa sono fagottini tipici del Pakistan o dell'India, farciti con verdure o con carne e serviti come antipasto o come spuntino. Non sapevo della loro esistenza fino a l'altro giorno quando ho comprato in un negozio indiano i fogli di brick per cucinarli alla tunisina (ricetta di mia suocera che pubblicherò prossimamente). Cercando nel web altri modi di impiego mi sono imbattuta appunto nei deliziosi samosa. Ho preso appunti qua e là e questa è la mia ricetta...
Per 7 samosa ho usato 7 fogli di brick, tre patate medie cotte al microonde (con la buccia per cinque minuti alla massima potenza e poi subito avvolti per 1/2 ora nella carta stagnola), 250 grammi di pisellini primavera sbollentati, 1 cucchiaino abbondante di garam masala, burro chiarificato (ghee), peperoncino, 2 pezzetti di zenzero fresco, 1/2 cipolla (o erba cipollina).

In un wok ho sciolto il ghee facendolo insaporire con la cipolla tagliata finemente e lo zenzero fresco (che poi ho tolto). A fiamma spenta ho aggiunto le patate tagliate a cubetti (devono rimanere molto sode), i pisellini, il garam masala, il peperoncino e il sale. Ho rigirato delicatamente e fatto riposare un paio di ore sia perchè deve essere tiepido che per farlo insaporire di tutti gli aromi. Per preparare i samosa bisogna chiudere il foglio di brick a cono e riempirlo con il composto, ma piuttosto che cercare di spiegarvi come si chiude ecco una foto con tutte le fasi per creare il magico triangolino. La chiusura dei due lembi è il momento più delicato ma non impossibile (fra il 5° e 6° passaggio ovviamente c'è la fase del ripieno).

A questo punto avrei dovuto friggerli ma la cosa non mi andava affatto...troppo pesanti! Ho così raggiunto un compromesso, uno l'ho fritto giusto per rimanere fedele alla ricetta originale e sei li ho cotti al forno. Ne ho uno circolare ventilato (come mostra la foto) ed è stato ottimo. Ho prima però spennellato la superficie con una mistura di olio e acqua per non farli seccare troppo. (Se intravedete del rosso è perchè mi ritrovavo una piccola carotina bollita e l'ho messa anche dentro a un fagottino).

Ecco l'effetto finale tra quello fritto e quelli al forno. Se posso esprimere un giudizio ho preferito gran lunga questi ultimi, molto stuzzicanti e leggeri...

...ed eccolo il ripieno...Questi samosa sono decisamente da rifare, magari aggiungendo anche del tritato misto...vi farò sapere...


sabato 25 luglio 2009

Pane integrale con pasta madre di Maurizio Merenda

Trovare ricette sul web del pane integrale fatto con la pasta madre non è facilissimo, così la prima volta andaì a "naso" e sperimentai un pane integrale devo dire niente male. La versione di oggi mi è invece stata proposta da Maurizio Merenda, un caro amico di famiglia, di vecchissima data devo dire essendo il fratello di mia madrina Emilia.
Lui e la sua famiglia sono da sempre appassionati di cucina sana, genuina e naturale. Dai racconti di mia madrina so che fanno in casa, oltre il pane, delle ottime marmellate! Sono anche amanti di lunghe passeggiate in montagna. Io stessa ho con loro fatto alcune bellissime e lunghe passeggiate in montagna, a volte per raccogliere l'origano, a volte solo per il gusto di stare a contatto con la natura mangiando un bel limone con il sale durante una breve sosta!!! Non potevano quindi non avere la pasta madre...panificano infatti ogni settimana e questa è una foto del loro pane integrale

...e questa una foto del mio pane integrale fatto seguendo le loro indicazioni con la sola differenza che la loro pasta madre è di farina integrale e la mia di farina bianca...si nota infatti un colore diverso ma il sapore mi ha soddisfatto moltissimo.

Questa è la mail che ho ricevuto con le sue istruzioni.
...Come ti ha detto Emilia, noi da anni facciamo il pane in casa: uniamo a circa 1900 g. di farina integrale, g. 700 di pasta madre tolta della precedente preparazione del pane. Detta porzione, a suo tempo, era stata tolta dall'impasto totale, messa all'interno di un sacchetto di plastica, per alimenti, ripiegato su se stesso e adagiato dentro un contenitore aperto e lasciato in frigorifero per circa 10 giorni. La mattina della preparazione del pane, per dare, per così dire, una "svegliata" al lievito madre, aggiungiamo a quei g.700 di impasto (tolto 10 giorni prima), 4 bicchieri di acqua tiepida e g. 250 di farina integrale e lo lasciamo riposare, per almeno 2 ore, coperto e in un luogo caldo. Come già detto, al lievito madre così "svegliato" si aggingeranno: farina integrale (1900 grammi), 30 g. di sale e acqua tiepida (quanto basta) per ottenere un impasto elastico ma non eccessivamente duro, Si lascerà lievitare per circa 2 ore, poi dopo averlo pressato più volte su se stesso per "sgonfiarlo" si lascerà lievitare ancora per circa 90 minuti. A questo punto si toglieranno i 700 g. d'impasto per il lievito madre (vedi sopra). Fatte le forme che più si desiderano, (noi usiamo due teglie rettangolari alte e lunghe da pane in "cassetta"), si lasceranno lievitare finchè le forme non saranno ben gonfie (45 -60 minuti in genere bastano). Poi tutto al forno. ...
P.S. La prima volta userai il lievito di birra nelle quantità consigliate, tenendo presente che 700 g.di impasto, (per il lievito madre), vanno tolte da 4300 g. circa d'impasto totale. Ciao, saluti per tutti da: Edda, Giorgio, Sabrina e Maurizio
Avrete sicuramente notato la grande quantità di farina impiegata da loro e quindi, seguendo alla lettera il loro procedimento (ho persino comprato una forma per fare il pane in cassetta che trovo ottima e insostituibile), con una semplice formula algebrica ho proporzionato tutti gli ingredienti così:
100 grammi di pm rinfrescata, 270 di farina integrale, 5 grammi di sale e acqua q.b.

Grazie e...alla prossima!!

mercoledì 22 luglio 2009

Pollo tandoori di mio cognato Danilo

Con molto piacere ospito finalmente nel mio blog una ricetta realizzata da mio cognato Danilo...

Attore e animatore teatrale per passione, attento a tutte le forme d'arte in genere, estroso come tutti gli artisti e ... appassionato di cucina! Affascinato dalle numerose e quasi impronunciabili spezie impiegate nelle pietanze orientali si cimenta coraggiosamente e volentieri ai fornelli e io lo seguo volentieri nei suoi "esperimenti culinari": trova infatti in me una degustatrice attenta ed entusiasta!!... Ed ecco il suo pollo tandoori, una delle ricette indiane più conosciute e apprezzate...squisito!

Arrivata ormai a casa sua a pietanza ultimata non mi è rimasto che scattare le foto del pollo pronto, scrivere il procedimento e soprattutto....mangiare!!!
Per prepararlo bisogna iniziare almeno 24 ore prima (la sera se lo servite a cena). Marinare il pollo (petti e/o cosce tagliate a tocchetti) per 1/2 ora nel succo di limone. Preparare nel mentre un miscuglio di zenzero fresco, garam masala, aglio, cipolla, goccie di colorante alimentare rosso o giallo, peperoncino e yogurt bianco (per 1 kg di pollo circa 1 litro di yogurt) frullando il tutto fino a ottenere una crema che comunque per sicurezza verrà filtrata. Scolare il pollo dal limone e immergerlo in questa crema facendo si che ne sia totalmente coperto. Conservare in frigo almeno 24 ore. L'indomani scolare (non del tutto) il pollo (non buttate la crema di spezie che avanza) e infornarlo alla massima caloria portandolo a cottura (circa 30 minuti). In teoria andrebbe infilzato a mo' di spiedino...

Nel mentre preparare una salsa tritando 1 cipolla, 1 spicchio di aglio, 1 pezzo di zenzero fresco, 1 cucchiaino di paprica, 1 di garam masala, 1 di semi di coriandolo e 1 di cumino, facendo tostare il tutto in due cucchiai di olio e unendo la salsa di spezie precedentemente messa da parte in cui ha marinato il pollo. Cucinare per fare addensare a fiamma moderata e servire con il pollo adagiato su un'insalata di lattuga e funghi champignon freschi...Buonissimo davvero...

Messaggio di servizio:
Dani, mi sembra di avere scritto tutto ma se hai correzioni scrivi un commento al post o fammele sapere che provvedo...
Alla prossima!!!

sabato 18 luglio 2009

Pane arabo con pasta madre e insalata di tonno e lattuga in salsa rosa

SEMPLICEMENTE FAVOLOSO
Questo pane arabo è una meraviglia e voglio dedicarlo alla mia suocerina che per tanto tempo ne ha cercato la ricetta...penso sia questo e spero di poterlo mangiare insieme come promesso!
La ricetta l'ho pescata da Kitty's kitchen e subito stampata e realizzata. Vorrei anche io dire che per la ricetta originale dobbiamo ringraziare Solidea del blog A spasso con...Mettiamo in chiaro che a impastare il tutto è stato mio marito mentre io ero a lavorare, la sera prima gli avevo lasciato la ricetta stampata con tutti gli appunti del caso, rinfresco della pasta madre compreso...e bravo!!!
La ricetta di questo pane, a proposito, non prevede il rinfresco della pm ed è per questo motivo che oltre che ottimo di sapore è anche molto pratico...

Per gli ingredienti e il procedimento ricopio dal post di Elisa. Ho seguito tutto alla lettera dimezzando soltanto le dosi.
600 g manitoba, 300 ml acqua, 200 g. lievito madre, preso dal frigo senza rinfrescarlo (sostituibile con 20 g. lievito di birra fresco), 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di zucchero semolato, 1 cucchiaio di olio evo per penellare la ciotola, farina di semola di grano duro per spolverare le pagnottelle.
Formare una fontana con la farina e mettere al centro l'acqua con i lievito madre a pezzi e lozucchero impastare incorporando farina. Unire il sale e lavorare bene per 10 minuti fino ad ottenere un impasto elastico formare una sfera e metterla in una ciotola a bordi alti spennellata d'olio, coprire con la pellicola ed un panno lasciar riposare per 3 ore. Dividere l'impasto in sei parti e stenderle come si fa per la pizza, con l'aiuto di un mattarello. Io ho preferito dargli una forma più allungata che rotonda. In una teglia con corta forno sistemare gli impasti e cospargerle con la semola, coprire con carta forno bagnata e strizzata e lasciar lievitare per 2 ore.


Infornare al forno a massima potenza per 10 minuti fino non farli dorare troppo, devono rimanere piuttosto bianchi. I miei in dieci minuti si sono dorati un poco di più ma li preferisco così.

E adesso un suggerimento per la consumazione del pane arabo che ricordiamolo, per via della sua sacca interna, è usato per il kepab: l'abbiamo farcito con un'insalata di petti di pollo bolliti in acqua salata, tagliati a striscioline e conditi con lattuga e salsa rosa...una bontà infinita...mi sa che lo farò davvero molto spesso, l'odore che ha lasciato in casa al momento della cottura è rimasto fino a tarda sera!!!

venerdì 17 luglio 2009

Pasta con tonno e pesto di finocchietto selvatico

Tempo fa andai con mio marito e Davide a Santo Stefano di Quisquinia, paese dell'entroterra siciliano famoso per aver dato i natali alla Patrona di Palermo: Santa Rosalia. L'occasione era delle più ghiotte perchè si svolgeva la sagra del formaggio, ma questa è un'altra storia e ve la racconto in un prossimo post. Tra le bancarelle di prodotti tipici, tra i soliti patè di funghi, melanzane, carciofi o piccanti uno ha attirato la mia attenzione e dopo un piccolo assaggio non ho esitato a comprarne un bel vasetto: pesto di finocchietto selvatico...

Mentre passeggiavo per il paese assaggiando ricotta e formaggi vari anche la mia mente camminava immaginando a come potere utilizzare questa delizia. Ho fotografato il biglietto con gli ingredienti perchè quando sarà nuovamente periodo di finocchietto intendo farmene una bella scorta...non sarà difficile. In una padella fare rosolare la cipolla con una manciata di passoline e pinoli in olio extravergine d'oliva. A fiamma spenta unire un cucchiaio di pangrattato, sale e peperoncino. Tritare il tutto fino a ottenere una bella crema. Infine unire i finocchietti puliti, sbollentati e tritati grossolanamente...(la data riportata nel cartellino ovviamente è quella di produzione e non di scadenza!!)

Ma vediamo, oltre che così al naturale e bruschette a parte come potere utilizzare il pesto ottenuto: in una padella far colorire uno spicchio d'aglio (che poi toglieremo) in olio extravergine d'oliva. Unire una scatoletta di tonno da 80 grammi ogni due persone e sfumare con brandy o vino bianco. A fiamma spenta unire due/tre cucchiai generosi di pesto. Mantecare la pasta cotta al dente e servire...deliziosa!!

lunedì 13 luglio 2009

Un cavolo raffinato...

L'idea è nata principalmente perchè avevo, già da qualche giorno, una bottiglia di spumantino dolce in frigo...inutilizzabile ormai da bere malgrado il trucchetto del cucchiaino dentro il collo della bottiglia. Pensavo di fare un risotto ma poi, sempre dal frigo, mezzo cavolo cappuccio mi guardava... Notoriamente è una verdura dal sapore molto forte che bene si abbina ai wustel...ma con questo caldo, sarebbe stato un suicidio!! Allora, perchè non renderlo dal sapore più dolce, gradevole e meno pesante?

Affettate il cavolo finemente.

In un wok fate insaporire l'olio extravergine d'oliva con due spicchi d'aglio (che toglierete appena biondi). Mettere il cavolo in padella e a fiamma alta sfumare con mezzo bicchiere di spumante dolce. Abbassate la fiamma e unire l'altro mezzo bicchiere di spumante e mezzo di acqua, salare, pepare, aggiungete se le avete tre foglie di alloro (serve per smorzare ancora di più il sapore forte del cavolo ma non sono indispensabili) e infine unite una manciata di olive nere dolci. Fare cucinare mezz'ora a fiamma dolce con il coperchio della padella (o tegame) leggermente scostato. Se il cavolo dovesse risultare ancora duro aggiungere altra acqua e fare cucinare ancora un quarto d'ora circa...Servire tiepido come contorno...


sabato 11 luglio 2009

Spaghetti con lattuga nostrana...una rivelazione!!

Se anche voi come me avete sempre considerato la lattuga come un ortaggio da insalata e leggendo il titolo di questa ricetta avete stralunato gli occhi.....be...non vi rimane che continuare a leggere, avere un pizzico di coraggio e provare...ne rimarrete piacevolmente sorpresi come me!

Questo piatto di spaghetti mi è stato consigliato da una nuova collega deliziosa e disponibilissima: Orsola. E già...lavoro che cambia, posto che vai...colleghe e ricette che trovi!! E ti pareva penserete voi...neanche ha messo piede e già spreme le colleghe con ricettine nuove Hi Hi Hi...
Allora: pulite la lattuga (1 per due persone), tagliare a metà le foglie e intanto mettete l'acqua della pasta a bollire.

Al primo bollore salare l'acqua e fare cuocere per cinque minuti le coste della lattuga (la parte più dura), e successivamente unire il resto delle foglie e contemporaneamente anche la pasta (consigliato lo spaghetto), portare a cottura, scolare, impiattare condendo con un filo di olio extravergine d'oliva, pepe e tocchetti di parmigiano (o caciocavallo fresco). La versione originale non prevedeva questa variante ma vi assicuro che è deliziosa.

Alla prossima...

giovedì 9 luglio 2009

Cupolette di verdure con ricotta

Mamma mia, con questo caldo stare al computer per aggiornare il blog non è proprio facilissimo inoltre non si cucina tantissimo prediligendo insalate di riso o di lattuga... Questo tortino di verdure (in realtà proposto come plum cake) l'ho realizzato parecchio tempo fa copiandolo da quì

Ricopio esattamente :
500gr di verdure miste (peperoni-melanzane-zucchine), 100gr di ricotta, 160gr di patate lessate e schiacciate, 30 gr di parmigiano grattugiato, 40gr di pane grattugiato, 30gr di burro, 2 uova piccole o 1 grande, 1 spicchio d’aglio, Prezzemolo e basilico q.b., Sale, pepe & noce moscata q.b.
Tagliare le verdure a pezzetti.
Tritare aglio e prezzemolo e appassirli in 25gr di burro, unire le verdure e cuocere a fuoco moderato.
In una ciotola versare la ricotta, unire il grana, le patate, le verdure cotte e freddate, le uova e 25gr di pane grattugiato.
Mescolare bene per amalgamare il tutto.
Aggiustare di sale, pepe e noce moscata.
Tritare il basilico e unirlo al composto.
Ungere uno stampo da plum cake con il burro rimasto e cospargerlo di pane grattugiato.
Cuocere in forno a 200° per 1 ora circa.
Lasciar raffreddare prima di tagliare e servire

Ho seguito tutto alla lettera con una eccezione...invece che plum cake l'ho trasformato in tortino...e ho utilizzato i più pallidi e meno colorati peperoni gialli invece che quelli rossi...ma il sapore mi ha soddisfatto completamente. Ottimi sia come contorno che, soprattutto con questo caldo, come cena!!! Grazie mille Cuisinière Parisienne...

lunedì 6 luglio 2009

Pasta con sugo di salsiccia e ricotta e una bella serata...

Forse questa ricetta non è delle più leggere o adatte visto che ci troviamo in periodo estivo...in effetti avrei dovuto postarla un paio di mesi fa e cioè quando effettivamente l'ho cucinata. Ma magari rinfresca un poco e forse al nord non c'è tutto il caldo che abbiamo noi... Allora, non rimane che spiegare, ma è semplicissima. Preparate un buon sugo con carne di maiale e salsiccia, facendo cucinare la carne direttamente nella passata di pomodoro per circa mezz'ora...pepate...condite le pappardelle con il sugo e con ciuffi di ricotta....che goduria...
Adesso mi fa molto piacere pubblicare le foto di una bella serata passata a Villa De.Rosa venerdì scorso. Con i colleghi (definirli colleghi onestamente è riduttivo, diciamo pure amici) l'avevamo organizzata da mesi ripromettendoci di fissare la data soltanto dopo che l'ultimo di noi firmava il contratto...: la sottoscritta è stata l'ultima (23 Giugno) con immissione in servizio il 01 luglio..Ecco ognuno di noi soddisfatti per il nuovo contratto e per la qualifica ottenuta...
Vincenzo Zampardi, io e mio marito Pasquale
Le ragazze del gruppo...Donatella Lo Meo, io, Rosy Vinciguerra, Rosy Ferrante e Concita Lo Cascio...
I maschietti del gruppo: Davide in braccio a Vincenzo (marito di Concita), Pasquale e suo compare Vincenzo, Ettore e Antonio (marito di Rosy V.)
...qui sono tra Donatella con il marito Ettore, Vincenzo e Rosy...
...Donatella con Ettore...
Concita e Vincenzo...
...Donatella e io...
Antonio, Davide e Pasquale...
Davide con Vincenzo...
Antonio, Pasquale e Vincenzo...
Concita, Vincenzo, io, Davide, Rosy e Antonio...
Davide e Antonio...
Oltre che per la piacevolissima compagnia, la serata è stata molto gradevole per via della buona mangiata e della buona musica...Non mi dilungo oltre, fa molto caldo davanti al computer, ma ci tenevo ad augurare a tutti buona fortuna per la nostra nuova identità lavorativa....

venerdì 3 luglio 2009

Una bella domenica a Villa De.Rosa

Domenica, approfittando ormai delle belle giornate estive, siamo stati ospiti di mia mamma al ristorante pizzeria Villa de Rosa a Carini, a pochi chilometri da Palermo.


Il locale, gestito da Rosario Giacchi, un suo amico, coniuga perfettamente il buon cibo, l'aria aperta e la buona musica...lo stesso Rosario suona volentieri canzoni da piano bar intrattenendo i suoi ospiti fra una pietanza e l'altra, lasciando anche spazio agli ospiti in caso si volessero esibire in un duetto...


Oltre alla mamma e Davide...

...e io e mio marito...

...abbiamo condiviso la giornata piacevole con i miei padrini Francesco ed Emilia...

Ma vediamo cosa abbiamo mangiato (menù fisso € 10,00 bevande escluse, evento organizzato tramite facebook ma accessibile a tutti)...
Fra gli antipasti...patate bollite con cipolla rossa di tropea condite con mayonese e credo panna...

Insalata di riso...

Taboulè (couscous con verdure miste grigliate e aromi)...

Panelle, crocchette di patate, bruschette con pomodoro e scamorza fusa, crostini...

Involtini di melanzane...

La pasta, deliziosissima, condita con pomodoro fresco, melanzane fritte e pesce spada...

Infine salsiccia e coscette di pollo cotte alla carbonella...

Il locale è aperto tutte le sere e a volte anche a pranzo (come domenica appunto). Il consiglio è quello di prenotare perchè non dispone di moltissimi tavoli. Pregio sicuramente visto che l'atmosfera che si crea è del tutto confidenziale, proprio come fra una cena da amici....Se siete in zona...ve lo suggerisco...
Villa De.Rosa
via Piraineto, 70 (costaverde)
3339182830