Vi ho già raccontato quì come parte della mia famiglia sia genovese da generazioni e questa non è la prima ricetta ligure che ospito nel mio blog (oltre al pesto anche la capponada) Mia mamma, che ha vissuto da bimba diversi mesi a Genova è rimasta affezionata a questo dolce e ogni volta che può se ne fa mandare uno dai miei cugini. Fino all'altro giorno in cui ha conosciuto un'amico, Salvo, ottimo ballerino e anche ottimo cuoco a quanto pare, che gli ha dato la ricetta per farselo da se. Il risultato...giudicate voi...perfetto....
Ingredienti: 300 grammi di farina 00, 150 grammi di zucchero, 130 grammi di burro morbido, 1 uovo, un pizzico di sale, 80 ml di latte, 15 grammi di pinoli, 230 grammi di uva passa, 1 bustina di vanillina, 10 grammi di lievito per torte, 6 grammi di aroma rum, 6 grammi di aroma arancia, 75 grammi di cedro candito, 75 grammi di arancio candito.
Procedimento: amalgamare il burro con lo zucchero e il pizzico di sale fino a formare una crema spumosa. Aggiungere quindi l'uovo intero battuto e 150 grammi di farina. Nel frattempo ammollare l'uvetta in acqua tiepida , strizzarla e passarla in un poco di farina. Unire al composto la vanillina, il lievito, il latte, la restante farina (150 grammi) e impastare ancora. Unire infine l'uvetta, le fialette di aroma i pinoli e i canditi.
Impastare ancora, formare una palla e schiacciarla fino a 5 cm di altezza su carta forno. Infornare per 40 minuti a 180°. Sfornare e mettere il pandolce in un tagliere di legno per farlo riposare. Mangiare freddo.
Grazie Salvo per la ricetta e grazie mamma per averlo realizzato....il sapore era identico a quello "originale"
Dev'essere buona!
RispondiEliminaMi da l'impressione che sia molto delicato...da provare!
RispondiEliminaCiao Elena, senti ma una fettina (anzi fettona) di questo meraviglioso pandolce, ce la metti da parte vero? Semplicemente divino! I dolci così sono quelli che preferiamo!
RispondiEliminabacioni
NON ha niente a che fare con i soliti panettoni spugnosi che dopo un po li senti andare su e giù, pieni di coloranti e conservanti. hanno tutti lo stesso sapore anche se cambia la casa produttrice. si mantiene a lungo, lo puoi fare in casa. Che vuoi di piu'?Provatelo ,garantisco io che ci vado matta.
RispondiEliminama...ma...ma...non è che siamo parenti ????? Ma sai che mio marito siciliano ha mezza famiglia genovese ? e che sua mamma è stata per molto tempo a genova ? e che la sua cucina alterna con molta facilità ricette siciliane e ricette genovesi ?
RispondiEliminaAdoro il pandolce , brava !!!
Bacio, Simona
ho mangiato il pandolce in Liguria, che meraviglia, niente a che vedere coi prodotti industriali che si rovano in giro...mi segno la tua ricetta, sembra davvero uguale a come lo ricordo!
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