Bentrovati a tutti voi!!! Eccomi tornata dal mio soggiorno a San Vito Lo Capo. La settimana non è forse stata delle più rilassanti (col pancione e un bimbo di due anni e mezzo che ha un poco risentito del cambio di casa e degli orari) ma è valsa a cambiare aria....già aria di mare in cambio di smog di città!!! Mentre ero in spiaggia non facevo che pensare a questo post...Come ben sapete non sono di Genova ma di Palermo...e allora direte voi....che ci viene a insegnare....come si fa la pasta con il pesto???? Ebbene si perchè parte della mia famiglia è a Genova che abita!! Ed è la storia d'amore della zia Anna (sorella di mia mamma) e dello zio Egidio (genovese DOC) che vi voglio raccontare...
Durante la seconda guerra mondiale, mio nonno materno (il nonno Totò) appuntato di Pubblica Sicurezza, si dovette spostare con tutta la sua famiglia da Palermo a Lecce. Famiglia composta da una moglie (nonna Gaetana) in attesa della sesta figlia (mia mamma... nata infatti a Lecce in tempo di guerra) e dai figli Anna, Benedetto, Eleonora, Rosalia ed Elena. Nonno Totò, uomo generoso e dal cuore d'oro, si prese a simpatia un giovane soldato genovese, Egidio Casagrande anche lui semplice ed educato, con la nostalgia per la sua Genova e la sua famiglia. Lo accolse allora nella sua di famiglia per farlo sentire meno solo e a casa...Fu così che conobbe Anna, la più grande delle figlie allora quattordicenne...
Finita la guerra, circa cinque anni dopo, prima di tornare ognuno nella propria città Egidio si dichiarò ad Anna e si lasciarono con la promessa di sposarsi non appena possibile...Ecco una foto che Anna spedì da Palermo al suo Egidio...(quella bimba piccolina accanto ad Anna è la mia mamma...)
(Per il mio Egidio con grande amore Anna - Con tristezza nel cuore la ritorno alla mia cara Anna - Egidio) Questa la dedica dietro la foto...
Dopo pochi anni il 9 aprile 1949, nella chiesa di San Lorenzo Colli a Palermo coronano il loro sogno d'amore.
Ecco la famiglia al gran completo, in alto: Zio Benedetto, Zia Rosy, nonno Totò, zio Egidio, nonna Gaetana, zia Eleonora, zia Elena. In basso la mia mamma (con i fiori in mano) la zia Anna e....mio papà....si...quello vestito tutto di bianco è il mio papà....cosa ci fa in questa foto...ve lo racconto la prossima volta....
Ecco la famiglia al gran completo, in alto: Zio Benedetto, Zia Rosy, nonno Totò, zio Egidio, nonna Gaetana, zia Eleonora, zia Elena. In basso la mia mamma (con i fiori in mano) la zia Anna e....mio papà....si...quello vestito tutto di bianco è il mio papà....cosa ci fa in questa foto...ve lo racconto la prossima volta....
Fu così che la zia Anna, con molto coraggio, lasciò Palermo e la sua famiglia d'origine per formare la sua famiglia a Genova con il suo Egidio. Nacquero Rosa Gaetana e Angelo Salvatore ...i miei cugini anch'essi sposati (rispettivamente con Lillo e Maria Grazia) e con figli (Alessio e Giulia)...insomma ormai una parte importante della mia famiglia abita a Genova....volete che non abbia la ricetta originale delle trenette con il pesto????
:-)
Mia mamma me l'ha tramandata con dosi assolutamente ad occhio ma io ho chiesto a mia cugina Maria Grazia le dosi originali...
Per quattro persone: 250 grammi di foglie di basilico, 2 spicchi d'aglio privati dell'anima interna, 100 grammi di parmigiano grattugiato (oppure 50 parmigiano e 50 pecorino sardo per chi ama il sapore più forte), 20 grammi di pinoli, olio e sale qb.
Procedimento: se volete seguire il procedimento all'antica bisognerebbe pestare tutto nel mortaio...ma è più pratico ormai usare il frullatore. Iniziare inserendo i pinoli, l'aglio e il formaggio e l'olio extravergine d'oliva a poco a poco e prima che diventi una poltiglia inserire a poco a poco le foglie di basilico e il sale. Mettere il pesto dentro dei barattolini pressando bene e coprendo con altro olio...Questo barattolino mi è stato regalato dalla specialissima e soprattutto genovese da mille generazioni (come lei si è autodefinita) Alessandra del blog Menù Turistico in occasione della sua visita a Palermo per la presentazione del libro Gustando l'Italia
Adesso che il pesto è pronto non rimane che far cuocere le trenette in abbondante acqua salata e con una patata grattugiata dentro (oppure tagliata a fettine), scolarla ma non troppo e condirla con il pesto...
:-)
Mia mamma me l'ha tramandata con dosi assolutamente ad occhio ma io ho chiesto a mia cugina Maria Grazia le dosi originali...
Per quattro persone: 250 grammi di foglie di basilico, 2 spicchi d'aglio privati dell'anima interna, 100 grammi di parmigiano grattugiato (oppure 50 parmigiano e 50 pecorino sardo per chi ama il sapore più forte), 20 grammi di pinoli, olio e sale qb.
Procedimento: se volete seguire il procedimento all'antica bisognerebbe pestare tutto nel mortaio...ma è più pratico ormai usare il frullatore. Iniziare inserendo i pinoli, l'aglio e il formaggio e l'olio extravergine d'oliva a poco a poco e prima che diventi una poltiglia inserire a poco a poco le foglie di basilico e il sale. Mettere il pesto dentro dei barattolini pressando bene e coprendo con altro olio...Questo barattolino mi è stato regalato dalla specialissima e soprattutto genovese da mille generazioni (come lei si è autodefinita) Alessandra del blog Menù Turistico in occasione della sua visita a Palermo per la presentazione del libro Gustando l'Italia
Adesso che il pesto è pronto non rimane che far cuocere le trenette in abbondante acqua salata e con una patata grattugiata dentro (oppure tagliata a fettine), scolarla ma non troppo e condirla con il pesto...
Questo è fra i migliori piatti estivi che possiamo gustare...Infine un grazie a Maria Grazia che mi ha fornito la ricetta con le dosi precise, ad Alessandra che mi ha permesso di gustare il pesto originale (si perchè il basilico ligure è molto diverso da quello siciliano che è troppo forte) e alla mia mamma che mi ha raccontato la storia della zia Anna e dello zio Egidio che non ci sono più ma che rivivono ogni istante attraverso i racconti e le foto che custodisco gelosamente in un album di famiglia!!!
14 commenti:
Che bella storia e poi le foto che dire... secondo me le foto di tanti anni fa hanno un fascino particolare...
Un saluto Letizia
Ciao la storia della tua famiglia è bellissima ......... poi le foto la rendono molto viva
complimenti vivissimi per la dolcezza con cui l'hai raccontata
per il pesto proverò sicuramente la tua ricetta, anche se con il basilico trentino potrà solo avvicinarsi alla bontà di quello genovese
un salutone
Manu
ps: e buon proseguimento!!!
Bellissimo questo post con la storia delal famiglia! Ricorda un po' la pubblicità del pesto di una nota marca no?!
Comunque...il pesto fatto in casa è davvero il più buono, anche noi ogni anno ci preprariamo qualche bicchiere da gustare subito o da conservare in congelatore per l'inverno!
Buon riposp, anche se la situazione con questi due bimbi non è facile eh?!
baci baci
Bellissime le foto di famiglia, ma ancora più bella è la tua storia... questo piatto di pasta al pesto è sicuramente superlativo!!!!...;)
Elenuccia bella, quindi metà famiglia genovese hai?????? Grazie per la ricetta originale (anche se il sapore dipende molto dal basilico e il loro è speciale ;)!!!!), per le foto d'epoca e il racconto della tua famiglia!
Smack a tutti voi ;)
E' vero, Elena è una rarita' di donna, ed'è mia figlia.Sono contenta dei suoi sentimenti, della sua semplicita', della sua ricchezza interiore. Lo avete notato! Sono fiera di lei.
Ma che meraviglia!!!!!!! Una storia d'altri tempi, di un fascino stupendo!!! Complimenti!!!
Ed è vero che il pesto ligure è tra le cose più buone di questo mondo!!!!!!
Baci,
Franci
La mia cuginetta!!!!Riesce a dare poesia anke a delle foglie di basilico,legare al gusto del pesto la magia di ricordi da custodire gelosamente...solo lei poteva !!!!Brava questo post è delizioso,in tutti i sensi!!!
stupenda la storia e le foto... bellissime!!! la pasta al pesto l'adoro! un bacione a te e al tuo pancione!
bentornata panzonello duci,
splendido post adoro le belle storie d'amore voglio il seguiuto eh? vogliosapere che ci faceva tuo papà almatrimonio.
un bacio alla tua mamma, che fa bene ad essere orgogliosa ;)
il pesto di alessandra era ottimo!
il tuo sarà altrettanto favolosobaciuzzi
cla
adoro le foto e i racconti di famiglia!!!
Io, vergogna vergogna, compro il pesto già fatto, ma so che è diverso da quello vero, portatomi direttamente da un negozio di gastronomia di genova...giuro che prima o poi ci provo
:-)
Che bella storia che unisce terre, genti e sapori... Uno spettacolo di ricetta.
Baci Alessandra
Riguardati sempre però....
Un bel racconto di vita vissuta accompagnato alla ricetta che in assoluto amo di più... ricordo del mio papà che, per lavoro, ha vissuto a genova per anni ed ha portato con se questa ottima ricetta!!
un abbraccio
una bella storia d'amore coronata da trenette al pesto....una goduria:-) un bacio
Annamaria
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