giovedì 12 aprile 2012

La "frittedda" palermitana

Che risate mi sono fatta quando a tavola ho portato la frittedda e mio marito mi ha guardato dubbioso. Si, si aspettava un qualcosa che assomigliasse alla frittata e quindi fritto, visto il nome. E invece no, la frittedda è un piatto molto semplice e salutare direi, un piatto della tradizione contadina siciliana che si prepara nel periodo di San Giuseppe per la stagionalità dei prodotti: fave fresche, piselli freschi e carciofi...e un mazzetto di finocchietto. Salutare vi dicevo e quindi niente a che vedere con una frittura. Perchè si chiama allora frittedda? Non lo so e a quanto pare non lo sa nessuno con certezza.

Ingredienti: 3 carciofi, un chilo di fave da sbucciare, un chilo di piselli da sbucciare, un mazzettino di finocchietto selvatico, mezza cipolla, olio, sale e pepe. Queste le mie dosi ma i tre ingredienti principali sono a dosi variabili.

Procedimento: prendere vostro marito e metterlo a sbucciare tutto il pomeriggio le fave e i piselli. Pulire il finocchietto e tagliarlo finemente. Pulire i carciofi, tagliarli a spicchi e tenerli in acqua e limone fino al loro utilizzo. Fare appassire in una padella la cipolla tritata finemente, aggiungere il finocchietto, poi i carciofi e rigirare delicatamente con un cucchiaio di legno facendo cuocere nell'acqua di vegetazione. La ricetta originale prevede che non si aggiunga acqua, sembra attiri la "mala sorte"...mah. Aggiungere quindi i piselli e infine le fave, private oltre che della prima buccia anche della seconda.

Fare andare a fiamma dolcissima fino a che le verdure non sono cotte, scuotendo di tanto in tanto la padella e rigirando delicatamente con il cucchiaio di legno. Regolate solo a cottura ultimata di sale e pepe. Servire a temperatura ambiente o tiepide, sentirete che dolcezza.

La frittedda è principalmente un contorno ma può essere impiegata anche come base per un ottimo risotto...il risotto primavera che vi farò vedere al prossimo post.


3 commenti:

Keith ha detto...

Wow...non vedo l'ora di provare questa ricetta! :)

Giovanna ha detto...

La primavera nel piatto cosi la chiamo io ;) Buonissimo!!!

franca ha detto...

Nella "frittedda palermitana" è fondamentale aggiungere mezzo bicchiere di aceto e un cucchiaio di zucchero.