domenica 28 giugno 2009

Piadine arabe con pasta madre

Ed eccoci al terzo esperimento con la pasta madre. Di questo pane arabo me ne sono innamorata subito dopo avere letto la ricetta della "Rossa nazionale", anzi, dovrei dire internazionale visto le sue origini.... Mi sembravano davvero incredibili questi palloncini ...ho pensato che a me non sarebbero mai riusciti e invece...


...e non ho cambiato niente del suo procedimento ma solo un ingrediente, al posto dello strutto che non avevo ho messo un cucchiaio di margarina. Ricopio per comodità ma andate a leggere anche il suo post.
Ingredienti: 125 g di pasta madre, 250 g di farina, 125 ml di acqua, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaio di margarina.
Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere altra farina, sale, margarina ammorbidita e impastare (prima di avere la pasta madre odiavo impastare mentre adesso, visti i risultati lo adoro e mi rilassa da morire). Lasciare lievitare 1-1,5 ore. Spolverare con la farina il piano di lavoro, dividere l'impasto in 6 pezzi e stendere ognuno in un cerchio molto sottile di 22-24 cm di diametro
Accendere il forno e portarlo a 250 gradi insieme alla griglia. Sistemare una piadina sulla griglia e aspettare 2-3 minuti, finche non si gonfia. Non preoccupatevi se scivolano i lati della piadina dalle fessure della griglia, si cucinerà lo stesso. In genere bastano due tre minuti per piadina per ottenerla morbida. Prelevare la piadina cotta e avvolgere in un canovaccio pulito affinché non si secchi. Se si prolunga la cottura di altri 3 minuti, si ottiene una piadina molto croccante. Ne ho fatto una cena deliziosa farcendo le piadine con insalata mista...

giovedì 25 giugno 2009

Crostata al pistacchio e gelo di anguria

...o meglio gelo di MELLLLONE. E si, perchè in Sicilia quel delizioso frutto dalla buccia spessa e verde e che nasconde un cuore rosso e dolcissimo, chiamato comunemente anguria o cocomero, in Sicilia diventa MELLLLONE!!!
IL GELO DI MELLONE !!!!
Tipica crema siciliana che delizia i palati, riempe le crostate e si gusta a grandi cucchiaiate!
Solitamente è aromatizzata con essenza di gelsomino, ma la mia versione non la prevede, io preferisco sostituirla con la vanillina.....e l'altra caratteristica è mischiarci, una volta fredda, le goccine di cioccolato, che simulano i semini neri del protagonista in questione!

Ovviamente, tengo a sottilineare, per chef e pasticceri sintonizzati, che la mia è solo una umile versione casalinga, che in ogni caso riscuote un discreto successo....
E dunque....dovete procuravi della polpa di anguria e con estrema pazienza eliminare i semini neri da ogni pezzo che taglierete e che metterete direttamente nel boccale del frullatore e azionandolo, dovrete ottenere 1 litro di succo polposo.
Nella casseruola dove cucinerete la crema, versate 100 gr di amido, 100 gr di zucchero (se l'anguria non è eccezionale...anche un pò di più...) e una bustina di vanillina.
A questo punto, fuori dal fuoco, versate a filo e lentamente il succo ottenuto, iniziando ad amalgamarlo con gli ingredienti in polvere con una frusta. Mischiate bene una volta che lo avrete messo tutto e spostate sul fuoco, fiamma medio-bassa, rigirando sempre e non allontanandovi dai fornelli!
Poco dopo vedrete formarsi la crema, pochi minuti rigirando e sarà il momento di spegnere il fuoco. Fate freddare e unite le goccine di cioccolato (non prima, si scioglierebbero rovinando il colore della crema).

Vi assicuro che già a questo punto viene voglia di gustarla a grandi e golose cucchiaiate, ma desistete...dovete riempirci la crostata!
In una ciotola impastate 450 gr di farina, 120 gr di granella di pistacchio, 100 gr di burro morbido, 150 di zucchero, 150 gr di latte, mezza bustina di lievito x dolci e una bustina di vanillina...se l'impasto risulta umido unite pochissima farina. Foderate una teglia con la pasta ottenuta, riempitene il fondo con tocchetti di cioccolato (fondente o al latte, come preferite).

Versatevi il gelo di mellone.

Create le tipiche striscette da crostata e infornate a 180° x circa 30 minuti, controllandone la doratura.

Un piccolo suggerimento....questa torta si gusta meglio una volta riposata, anche il giorno seguente perchè la frolla assorbe il gelo e la rende morbida e più saporita!

Ve lo prometto...la prossima ricetta NIENTE PISTACCHIO !!!!!

venerdì 19 giugno 2009

Caponata siciliana, tradizionale e con pesce spada

La caponata....ahhhh che goduria ragazzi, è una di quelle ricette siciliane che più adoro e in fondo prepararla non è neanche così difficile di come si possa immaginare. Volete provare a farla con me?? Cominciamo con la versione tradizionale e quindi con le melanzane dette "nostrane" e quindi non quelle violacee e tonde dette tunisine, ma quelle dalla forma allungata e dal colore decisamente più scuro. Prendetene due, tagliatele a cubetti e tenetele in ammollo con acqua e sale per 15 minuti. Scolatele e friggetele in olio extravergine d'oliva. Appena dorate metterle da parte su carta assorbente per togliere l'eccesso di olio. Adesso prepariamo il condimento. In una padella fate soffriggere una bella cipolla tagliata a fili linghi e appena dorata unire 1 etto di olive verdi siciliane, una costa di sedano, capperi (regolate secondo gusto) e la polpa di pomodoro pelato preferibilmente fresca (comunque la quantità deve essere pari a una lattina di polpa di pomodoro in conserva tradizionale). Fare addensare il sugo così ottenuto a fiamma dolce per circa 10 minuti. Spegnere e unire le melanzane, un cucchiaio di zucchero e mezzo bicchiere scarso di aceto di vino bianco per creare l'agrodolce tipico di questo piatto (anche quì regolate l'agrodolce secondo gusto personale)

Eccolo il risultato....

A questa versione ve ne posso dare un'altra che prevede, in aggiunta alle melanzane anche il pesce spada. Se la versione vi convince non bisogna far altro che friggere una fetta di pesce spada tagliata a cubetti e unirla insieme al composto sopra descritto....ed eccola la foto di questa versione

Altra versione è la sostituzione delle melanzane con i carciofi tagliati a spicchi e soffritti. Insomma, caponata per tutti i gusti...purchè caponata!!!!

mercoledì 17 giugno 2009

Pane integrale con pasta madre prima versione, vellutata di verdure e PREMI

Amiche e amici miei, con la bella stagione e il caldo sto davvero poco davanti al computer trascurando di conseguenza il mio blog e i vostri. Questa bella pagnotta l'ho fatta tantissimo tempo fa e ho tante altre ricette da postare ma, spesso sto fuori tutto il giorno e non ho molto tempo... L'ho realizzato con la pasta madre, ormai siamo non amiche intime (parecchie cose le ho buttate) ma cominciamo a capirci...

Ho cercato un pò da per tutto la ricetta del pane integrale con scarsi risultati, ho deciso quindi di fare di testa mia e...devo dire il risultato è ottimo. Ho impastato ai 200 grammi di PM appena rinfrescata 150 ml di acqua, 250 grammi di farina integrale, 2 cucchiaini di zucchero, 1 di sale e 1 cucchiaio di olio extravergine...

Ho impastato fino a ottenere un bell'impasto omogeneo e fatto riposare per circa due ore in una ciotola coperta con un panno. Al raddoppio del volume ho ripreso l'impasto e formato la pagnotta; posta su carta da forno e spennellata con olio ha riposato un'altra ora e comunque fino a che la consistenza non era soffice. L'ho poi cotta in forno caldo a 200° per circa mezz'ora...
Ecco un suggerimento per il suo utilizzo....con una bella vellutata di verdure ottenuta facendo bollire in acqua salta tre patate medio piccole, tre carote medio piccole, 2 pomodori da salsa, 2 cubetti di spinaci congelati, 1/2 cipolla, una manciata generosa di piselli primavera....

... o nella versione più peccaminosa con burro aromatizzato allo zucchero!

Oltre che il mio blog ho trascurato di postare i vostri premi, questo è di


La regola vuole che bisogna pubblicare una foto che per noi rappresenta l'estate....ecco la mia...scattata da mio marito nell'estate del 2007 a Capo D'Orlando. Come è evidente ero in dolce attesa e mi crogiolavo, dalla terrazza dell'albergo posto proprio di fronte al mare, uno splendido tramonto...fra i più belli mai visti...

Questo premio, che rappresenta un bellissimo abbraccio, mi è invece stato assegnato da Unika

Mentre ringrazio Manu e Silvia e anche Minnie per questo STRESSATISSIMO lelosetto verde che molto bene mi rappresenta al mattino

Bisogna descrivere la nostra sveglia....

Suona alle 06:30 ma non mi alzo prima che non abbia suonato almeno altre due volte...è così da sempre, da quando ero ragazza e andavo a scuola. prima di sposarmi odiavo la sigla di uno mattina che mia mamma mi propinava a tutto volume per farmi alzare "UNO MATTINAAAA TATATARATATA!!!" Adesso che sono sposata a dissuadermi che è ora di lasciare il dolce letto e il mondo dei sogni ci pensa mio marito e il suo dolce piedino che sferra calci: "AMOREEEEEEEEEE!!!"
oK oK Siamo arrivati alle 06:45 e da li è tutta una corsa...lavarsi, lenti a contatto, trucco, cappuccino al volo (preparato dal maritino per farsi perdonare dei calci sferrati), panierino Davide (condimento pasta, secondo, frutta e cambio da lasciare a mamma: lo lascio a lei tutta la mattina) , panierino mio e di mio marito (acqua e merendina tipo "picciriddi"), borsa, cellulare e via al volo al lavoro...CHE STRESS LA MATTINA!!!!!
Adesso scappo a impastare le brioches suggeritemi questa mattina da Romy....più tardi vi dico a chi giro questi deliziosi premi anche se ho visto li avete già in tanti. Spero di non averne dimenticato nessuno visto che era da un poco di tempo che non li postavo e mi sono persa fra i vostri commenti....

venerdì 12 giugno 2009

Vermicelloni Amarù

Questa pasta, mangiata tanto tempo fa a casa di un collega, mi è rimasta piacevolmente impressa tanto che, a distanza di anni e avendo mia suocera a pranzo per festeggiare la firma del contratto di mio marito, ho subito deciso di realizzarla. Vi do la versione originale e quindi così come me la diede il mio collega che, lavorando presso una Villa di ricevimenti a Palermo (Villa Amarù) era abituato, entrando nelle cucine, a rubacchiare i segreti degli Chef. In seguito vi do la mia versione personale...rivisitata e corretta così come la mia fantasia e il mio gusto mi hanno guidato.
Versione originale per 4 persone: 1 fetta di pesce spada fresco e 1 fetta di salmone fresco tagliate a cubetti, 100 grammi di pistacchi sgusciati e tritati grossolanamente, mezza cipolla, una confezione di panna, mezzo bicchiere di brandy (o vino bianco), gocce di tabasco e di salsa worcester, olio extravergine e la pasta che dovrebbe essere taglio lungo.


Tagliare finemente la cipolla rosolarla in olio evo e farla saltare con i 2/3 dei pistacchi. Fare sfumare il brandy e unire il pesce tagliato a cubetti abbassando la fiamma per non rischiare di rosolare la parte esterna senza portare a cottura il pesce nella parte interna. Eventualmente aggiungete un poco di acqua di cottura della pasta. Appena pronto (circa 15 minuti) aggiungere gocce di tabasco e di salsa worcester in base al gusto personale e regolare di sale. Spegnere la fiamma e aggiungere la panna. Appena la pasta sarà pronta (la prima volta non avevo il taglio lungo e mi sono arrangiata con i maccheroncini) spadellarla e servirla decorando con i pistacchi rimasti...

Il risultato è ottimo ma forse troppo delicato. Dopo un paio di giorni l'ho riproposta a una cena con colleghi apportando queste modifiche: al posto del salmone fresco ho usato due fette di salmone affumicato (quello delle buste), ho seguito tutto il procedimento ma unendo filetti di pomodoro fresco al posto della panna. In questo caso aggiungete il pomodoro subito dopo avere rosolato il pesce e fate cucinare insieme per circa 15 minuti. Spadellate la pasta e servite decorando sempre con i pistacchi rimasti...

Fra le due versioni onestamente non saprei quale consigliarvi, sono ottime entrambi anche se la versione pannosa la vedo bene in inverno e quella con il pomodoro (sicuramente più fresca) per l'estate. La prossima volta vorrei riprovare la prima usando sempre e comunque, qualsiasi versione, il sapore più deciso del salmone affumicato!!!

Ho sempre i premi che mi avete gentilmente dato più altri....perdonatemi ma riprovo a postarli nel prossimo post!!! Comunque sempre grazie!

martedì 9 giugno 2009

Spaghetti con macco di fave e ricotta

Questa pasta, devo dire deliziosa e semplicissima, avrei dovuto postarla prima perchè adesso non è più tempo di fave fresche... E' possibile però ovviare al problema comprandole surgelate. E allora vediamo come realizzarla.


Mettere a bollire le fave (1 etto a persona circa) in abbondante acqua salata finchè non sono ben cotte (se sono quelle surgelate basta un quarto d'ora dal bollore) e privarle del cappellino e della pelle esterna. In un saltapasta fare insaporire due cucchiai di olio con uno spicchio d'aglio (che toglierete), unire le fave e due mestolini di acqua di cottura della pasta e cucinare fino a ridurle quasi in crema (il famoso "macco"): attenzione, ho detto quasi perchè non deve essere totalmente una crema ma le fave devono rimanere grossolane . A cottura della pasta, gli spaghetti sono consigliati, scolarla e mantecarla nella crema di fave e servire con un ciuffetto generoso di ricotta fresca di pecora e un filo d'olio a crudo...

sabato 6 giugno 2009

Tagliatelle con surimi e crema di asparagi

Oggi vado molto di corsa, sono scrutatrice per le elezioni europee e ho un paio di ore per mangiare e correre nuovamente al seggio. Il pensiero è però al mio blogghino e allora ecco una ricetta veloce proprio come me oggi. Nata praticamente per sbaglio (in origine doveva essere un risotto con punte d'asparagi e polpa di granchio) per una distrazione gli asparagi, mentre gli davo una sbollentata si sono cotti troppo (20 punte di asparagi) . Non mi sono persa d'anino e li ho frullati con un poco di olio e un poco di acqua di cottura, sale e pepe. Ne è venuta una crema deliziosa. In una padella a parte ho fatto riscaldare l'olio e fatto saltare in padella la polpa di granchio (o meglio 8 stecche di surimi) sfumata con 1/4 di bicchiere di brandy. Ho scolato le pappardelle al dente (quelle della Compagnia del Cavatappi) e mantecato in padella con la polpa di granchio e la crema di asparagi...niente male!! Forse meglio del risotto!!

Ho dei premi da postare graditissimi come sempre ma lo faccio la prossima volta perchè adesso vado a mangiare!!

giovedì 4 giugno 2009

Primo esperimento con la pasta madre: il pane toscano delle sorelle Simili

Antonella si starà chiedendo che fine ha fatto la preziosa pasta madre delle sorelle Simili che mi ha spedito qualche settimana fa....ebbene...stiamo facendo amicizia! E si...dovete sapere che sono sempre stata negata con lievito e farine e impasti vari e avevo un sincero timore che la piccola morisse appena poggiate le mie manine d'oro!!! Quindi sono stata molto prudente... Dopo un paio di rinfreschi ravvicinati ha provato a fare il pane toscano delle sorelle Simili seguendo le indicazioni sempre di Antonella. Guardate!! Ottimo a colazione con un filo di burro e marmellata...


Questa è la pagnottina ...


e siccome avevo voglia di sperimentare un poco anche io, ho fatto un altro filone....., quelloche vedete nella foto più lungo...ho impastato insieme, oltre a 250 grammi di farina 0, 250 grammi di pasta madre e 125 grammi di acqua....i pomodori secchi tagliati grossolanemante. Ecco a voi il pane toscano e il pane con i pomodori secchi!!


Ottimo davvero, anche se noi in Sicilia siamo abituati più a un pane saporito che sciapo, ma mi è piaciuto lo stesso molto infatti nel mentre che scrivo è in forno una pagnotta... Non vedo l'ora domani mattina di potere fare colazione così: in maniera semplice e genuina!!

Alla prossima puntata sui miei esperimenti con la pasta madre: il pane integrale!

lunedì 1 giugno 2009

Una danubio, un contratto e un arrivederci

Eccolo, è arrivato... lo abbiamo tanto atteso da una parte ma tanto temuto dall'altra... Ci abbiamo scherzato, ci abbiamo riso, l'avevamo immaginato tante volte e oggi...l'abbiamo vissuto...
E' arrivato infatti il giorno in cui, dopo 11 anni di precariato al Comune di Palermo, ci accingiamo (uno alla volta in base alla calendarizzazione e alla qualifica ottenuta) a firmare un

CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO!!!

Un traguardo sicuramente, anche se raggiunto a metà perchè siamo riusciti ad ottenere "soltanto" un part time, ma un traguardo con un retrogusto troppo, troppo amaro. Non è infatti possibile rilassarsi e lasciarsi andare alla felicità e alla gioia per il momento tanto atteso senza pensare al momento tanto temuto, senza pensare cioè che questo gruppo, così coeso, così affiatato, così vincente, non lavorerà più insieme...Mauro, Irene, Rosy V., Pasquale, Vincenzo, Saro, Rosy F., Maria Concetta, Donatella e io...
Ecco l'ultima (lavorativamente parlando) foto di gruppo scattata il 15 Maggio 2009, ultimo giorno in cui eravamo tutti presenti.

Dal primo giugno infatti prenderemo strade diverse. C'è infatti chi rimane in amministrazione perchè ha firmato un contratto come Collaboratore Professionale Amministrativo (Concy, Mauro, Vincenzo e le due "Rosy") e chi andrà via perchè ha firmato un contratto come Collaboratore ai Servizi Culturali e Turistici (Pasquale e Donatella). Io...ancora non so cosa mi riserva il destino perchè a oggi non ho ancora firmato alcun contratto...ho probabilmente due strade...due contratti diversi...due destini diversi...vedremo dove porterà la mia scelta, rimandata rispetto ai miei colleghi-amici di qualche settimana.
Questa è, o meglio era, la "mitica", unica, combattiva e operosissima stanza 12 dell'ufficio ICI di Palermo: Saro e Irene (comunali), RosyV., Mauro, Donatella, io e al centro Concy...(tutti precari)

Ed eccola Concy, radiosa, il giorno della sua firma...

Mentre in questa foto sempre Concy (molto emozionata) fa le prove generali con Donatella che andrà a lavorare ai beni culturali...Sembrate una statua della Gipsoteca da sorvegliare e spolverare con cura!!! Scherzi a parte, non sarà facile ricreare lo spirito della stanza senza le battute scherzose della coppia Donatella - Concy, per la serie Dio li fa e poi li accoppia...e qualcuno poi li scoppia!

La dolcissima e materna Irene "la comunale", che ci ha "sopportato" per tutto questo tempo nei nostri interminabili discorsi sulla stabilizzazione, contratti part time, verticale, orizzontale, bandi, selezioni, intracom, quinquennale, tempo indeterminato e bla bla bla... ha regalato a tutte le ragazze una coccinella d'argento portafortuna...un pensiero che ha aggiunto ancora più emozione e commozione alla giornata...

Amici e amiche mie, se bene abbiamo coltivato in questi anni la nostra amicizia, non sarà questa BUFFONATA DI STABILIZZAZIONE (e quì mi fermo) a separare le nostre vite. Pensiamo sempre a tutte quelle persone che dopo tanti anni di precariato non hanno avuto come noi questo straccio di opportunità. Non è quello che speravamo, ma è quello che abbiamo ottenuto...teniamocelo stretto!!! Da parte mia,
UN GROSSISSIMO IN BOCCA AL LUPO A TUTTI!
Non vi ringrazierò mai abbastanza per l'accoglienza che mi avete riservato al mio arrivo in stanza e soprattutto per come mi siete stati vicino durante la gravidanza e dopo, fino a oggi. Ricordo ancora le lacrime di gioia di Donatella, Concy, Rosy e Irene quando ho annunciato che aspettavo Davide e a pieno titolo vi ho nominato zie di mio figlio! Ogni occasione era buona per farmi qualche regalino e a volte anche regaloni!
Non voglio portarla per le lunghe e quì chiudo o rischierei di farmi travolgere dalle emozioni e tirare fuori tutta la rabbia che ho dentro per come ci hanno trattato dopo avere assicurato all'amministrazione un buon lavoro: potrei scrivere cose di cui poi pentirmi...
E allora, voltiamo pagina ma non prima di un ultimo "schiticchio" in ufficio: ho portato una deliziosissima danubio alla nutella per fare colazione. Ho seguito esattamente le istruzioni di Imma e quindi per la ricetta vi rimando al suo post

Un abbraccio di cuore a tutti