lunedì 31 agosto 2009

Le melanzane alla parmigiana con dedica

Che buone le melanzane alla parmigiana....questo piatto lo dedico a due ragazze, due gemelle per la precisione, le conosciutissime Manu e Silvia che nella loro recente vacanza siciliana ho avuto il piacere di incontrare a casa di Claudia, altra food blogger d'eccezione. L'impressione che ne ho avuto è stata di due ragazze molto dolci, timide e riservate ma piene di energia. Basta leggere infatti dal loro post e da quelli di Claudia tutto quello che, instancabili, hanno visto in quattro giorni. Abbiamo trascorso un piacevole ma purtroppo breve pomeriggio insieme come vecchie amiche che si rincontrano dopo tanto tempo. Ah....ma quanto è bello questo mondo di noi foodblogger!!! Mi hanno fatto dono di un delizioso paio di orecchini in Swarovski fatti con le loro mani e per questo ancora più preziosi...
Ritorniamo alla nostra parmigiana. Intanto bisogna sfatare un luogo comune. Antico e conosciutissimo piatto siciliano, la parmigiana deve il suo nome non alla generosa spolverata di parmigiano grattugiato con cui viene condita, ma alle scalette di legno delle persiane. Queste infatti, in dialetto siciliano vengono chiamate "parmiciane" e non a caso le melanzane vengono disposte a scaletta...così...
A questo punto non mi resta che darvi la ricetta così come appresa da mia mamma. Friggere in olio extravergine d'oliva ben caldo le melanzane tagliate a fette sottili circa mezzo centimetro e tenute precedentemente in ammollo in acqua e sale per almeno 15 minuti. Tenerle in carta assorbente per 10 minuti, salarle e disporle a scaletta. Condire con salsa di pomodoro fresca e spolverizzare con una manciata generosa di parmigiano grattugiato...
La mia ricetta si ferma qui ma c'è chi preferisce metterle in forno un paio di minuti per far sì che il formaggio si sciolga...
Una curiosità...leggete i libri di Andrea Camilleri sulle avventure del Commissario Montalbano? Io lo adoro e nel libro "il cane di terracotta" il commissario Salvo Montalbano le trova proprio in forno, lasciate pronte dalla sua fedele cameriera Adelina...peccato gli vadano di traverso per colpa di una telefonata inopportuna!!!

venerdì 28 agosto 2009

Pesce spada apparecchiato (o alla ghiotta) secondo la ricetta di mia madrina Emilia

Come detto già quì e quì, qualche giorno fa ho avuto il piacere di ospitare in casa mia gli zii di mio marito che vivono a Brescia e in visita a Palermo.
Cosa preparare quindi per cena? Questa domanda mi frullava da qualche giorno nella mia testolina sempre attiva e in movimento...Qualche ricetta tipica siciliana naturalmente e chiaramente di pesce...possibilmente che si possa preparare prima e riscaldare al momento visto che siamo in nove... Ma si...è ovvio...PESCE SPADA APPARECCHIATO (alla ghiotta), seguendo la ricetta della zia Emilia...

Vediamo come prepararlo secondo la ricetta originale e come l'ho adeguato io secondo le mie esigenze. Gli ingredienti sono gli stessi, cambia il procedimento di cottura. Per otto persone occorrono 1/2 chilo di olive verdi e nere miste, 1/2 chilo abbondante di pomodorini di pachino o datterino (in mancanza polpa di pomodoro fresco) capperi secondo il gusto personale (mi piacciono abbondanti e quindi ne ho usato due cucchiai), olio extravergine d'oliva e per la marinatura limone e un bicchiere di vino bianco, origano e pepe.
Versione di mia madrina Emilia
Prepariamo un salmoriglio con succo di limone, olio, vino bianco, pepe e origano e lasciamo marinare le fette di pesce spada almeno un paio di ore. Nel mentre denoccioliamo le olive e puliamo il pomodorino tagliandolo a spicchi. Togliere l'eccesso di salmoriglio (ma non tutto) e in una padella ampia fare cuocere per circa cinque minuti il pesce spada (la carne deve rimanere morbida e i tempi di cottura variano a seconda dello spessore della fetta). Metterlo da parte e nella stessa padella con l'acquetta di cottura del pesce rosolare per circa un minuto le olive bianche e nere e i capperi...

Successivamente aggiungere anche i pomodorini e fate appassire a fiamma bassa per cinque minuti (attenzione a non fare asciugare troppo il condimento). Appena pronto, rimettete il pesce spada nella padella e fatelo insaporire per qualche minuto prima di servire aggiustando di sale (attenzione perchè i capperi e le olive bianche sono di per se già molto salati). Ricetta molto comoda se le fette di spada sono poche...

Versione rivisitata se abbiamo ospiti
Avendo ospiti a cena (9 persone) e volendo preparare per tempo tutto, ho cambiato semplicemente il modo di cottura del pesce spada. L'ho scolato ben bene del salmoriglio dove aveva marinato e l'ho infarinato, fritto brevemente, passato su carta assorbente e tenuto da parte nella teglia del forno. Ho pulito la padella e con una parte del salmoriglio ho preparato il condimento come descritto sopra. Ho poi adagiato il condimento sulle fette di pesce spada e lasciato insaporire circa quattro ore. Prima di servire ho riscaldato velocemente in forno. In pratica l'ho preparato subito dopo pranzo e riscaldato poi per cena...comodissimo...


martedì 25 agosto 2009

Ciuri di cucuzza e tinniruma pure io...

...ovvero pasta con i tenerumi e fiori di zucca. Questa minestra è prettamente estiva per l'uso dei tenerumi e del pomodoro fresco, ma molto invernale per quanto riguarda l'elevata temperatura che il corpo raggiunge e a cui bisogna sottoporsi per mangiarla. Fa parte dei ricordi della mia infanzia perchè mia mamma era solita prepararla, rigorosamente con lo spaghetto spezzettato. Onestamente bisogna dire che i fiori di zucca non li avevo mai utilizzati ma mi sono lasciata convincere dalle manine di Cinzietta...
Pulite i tenerumi prendendo solo le foglie più tenere e comunque quelle medie e non troppo dure. Sciacquate la verdura in abbondante acqua così pure i fiori di zucca privati del gambo e della loro parte più dura. In una pentola portare a bollore acqua e sale e cuocete la verdura circa cinque minuti prima di aggiungere anche la pasta spezzettata.
In un padellino a parte scaldate due spicchi d'aglio in olio extravergine e aggiungere la polpa grattuggiata del pomodoro ben rosso e maturo... (da noi questa salsetta viene chiamata pic-pac ma credo che in altri posti abbia un significato equivoco!!!). Fare stringere circa cinque minuti a fiamma moderata, il tempo della cottura della pasta in pratica...
Infine scolare la pasta con la verdura regolando a piacimento la quantità di brodo, colorare con il pic-pac, spolverate un poco di pepe e irrorate con un filo di olio a crudo...
Non ho mai provato a congelare la verdura preferendo sempre quella fresca e di stagione ma poichè, come detto all'inizio, questa minestra bene la vedo mangiata in inverno ho provato a congelare un mazzetto di tenerumi già puliti, sbollentati un minuto in acqua salata, scolati e passati sotto un getto di acqua fredda per bloccare la cottura e far mantenere il colore verde smeraldo e tamponati con uno strofinaccio asciutto e pulito....vedremo, se verrà buona me ne farò un'abbondante scorta!!!
P.S.
Nel prossimo post vi racconto un piacevolissimo incontro, quello con le gemelle più popolari della blogosfera, Manu e Silvia, e con Claudia, meglio conosciuta come Scorza d'arancia...alla prossima

domenica 23 agosto 2009

Crumble di salmone e zucchine verdi

A che servono le raccolte di ricette? A prendere spunto, quando si ha bisogno, di qualche ricetta nuova. Come ben sapete tempo fa ho indetto la raccolta "Crumble, amore al primo assaggio" e questa ricetta l'ho presa proprio da lì, fra quelle proposte da Antonella: crumble di zucchine e salmone

L'ho proposto come antipasto agli zii di Brescia (vedete i 2 post precedenti) e mi sembra che anche questo sia stato ben gradito...
Questi gli ingredienti per l'interno:
2 zucchine medie, 250 gr. salmone affumicato, 100 gr. salmone al naturale (in scatola), olio extravergine.
E questi per la copertura, crumble appunto:
40 gr. burro freddo, 60 gr. parmigiano grattugiato, 60 gr. farina.

Tagliare le zucchine a rondelle e saltarle in padella con un po' di olio e portarle a cottura desiderata. Io l'ho lasciata piuttosto "croccante". A parte tagliare i due tipi di salmone a pezzetti. Per preparare invece il crumble: mescolare in una ciotola ampia la farina con il parmigiano e il burro freddo a pezzetti, sbriciolando con la punta delle dita. Questa operazione va fatta velocemente per non scaldare l'impasto.
A questo punto non resta che mettere negli stampini (io ho quelli bianchi in porcellana per il budino ma vanno anche bene quelli di alluminio, purchè tondi) un po' di zucchine sul fondo, il salmone e per ultimo il crumble, sbriciolandovelo sopra. Ho messo in frigo un paio di ore per far amalgamare i sapori fra di loro. Prima di servire l'aperitivo di fichi con crudo ho infornato a 200° per circa 20 minuti.

P.S.
Nelle due foto precedenti il crumble non era ancora in forno mentre nell'ultima...lo stavo già finendo quando mi sono ricordata di scattare la foto....!!!

giovedì 20 agosto 2009

Crudo e fichi: un abbinamento delizioso

Continuiamo a scoprire cosa ho servito durante la cena che ho organizzato in onore degli zii Armando e Iole e di mio cugino Massimo...


Questo antipasto (veramente sarebbe più corretto chiamarlo aperitivo) fresco e soprattutto molto estivo, è stato per me una rivelazione anche se, a quanto pare, ero veramente fra le poche persone che non lo conoscevano. Mi sono lasciata ispirare dalla raccolta di Manu e Silvia "Non solo prosciutto e fichi" e fatto un giro per i vostri blog per vedere il modo migliore per presentarli...C'è infatti chi il prosciutto preferisce metterlo internamente spaccando leggermente il fico in quattro. Io ho preferito così...

Apprezzato da tutti (sono andati a ruba) è molto comodo da preparare: nel primo pomeriggio ho privato i fichi della buccia esterna (anche se ho visto che qualcuno di voi la lascia) e tenuto nel frigo (coperti con la pellicola trasparente) fino al momento prima di servirli in cui ho arrotolato una fettina di crudo e infilzato con uno stuzzicadenti per facilitare la presa...Servire infatti freddi e accompagnati da uno spumantino leggero (che io ho dimenticato in frigo!!!)

Per la raccolta di Manu e Silvia (che ringrazio per l'idea scaturita involontariamente dalla loro raccolta) mi inventerò qualcos'altro visto che questo è solo...prosciutto e fichi...

lunedì 17 agosto 2009

Involtini di melanzana semplici semplici

La settimana scorsa ho avuto il piacere di ospitare a cena gli zii di mio marito (residenti a Brescia) in vacanza a Palermo. Ho organizzato una bella cenetta a base di pietanze prettamente palermitane e questi involtini di melanzana li ho serviti come contorno....
Semplicissimi da preparare: friggere le melanzane a fettine sottili, tenerle in carta assorbente per circa 15 minuti, arrotolarle con provoletta e prosciutto cotto, coprite con salsa di pomodoro fresca e passare in forno appena 15 minuti, giusto per far sciogliere il formaggio...
Ovviamente per una versione light le melanzane invece di friggerle vanno cotte alla griglia.

Nei prossimi post le altre ricette proposte e le foto della piacevolissima e gradevolissima compagnia...

martedì 11 agosto 2009

Calamarata con zucca rossa e zafferano

Ragà fa caldo......molto caldo.....e come potete vedere il mio blog langue...
Sono stata indecisa se chiudere anche io per ferie come molti hanno fatto ma...magari una ricetta semplice semplice ogni tanto riesco a postarla e allora...ecco un piatto veloce e molto estivo, non solo per il colore che richiama decisamente l'estate.
Ho preso una bella fettina di zucca rossa e tagliata a cubetti. L'ho fatta insaporire in un tegame con olio extravergine d'oliva e mezza cipolla tagliata finemente. Ho poi allungato con acqua e un cucchiaio di dado vegetale. Deve cuocere ma non sfarinare del tutto quindi un venti minuti bastano. Allungate l'acqua di cottura e cuocete la pasta (ho usato i calamaretti della Compagnia del Cavatappi) regolandovi che non è una vera e propria minestra. Poco prima di spegnere ho regolato di sale, pepe, aggiunto noce moscata grattuggiata, basilico e lo zafferano a fili.

Lo zafferano non è come molti pensano un colorante ma è un ottimo antiossidante e quindi il suo impiego favorisce il contrasto dei dannosissimi radicali liberi. Purchè usiate lo zafferano puro a fili e non quello già macinato che contiene una forte dose di colorante chimico...

Alla prossima

lunedì 3 agosto 2009

Io e mia commare Karin...

...che storia bella e incredibile la nostra...
Nate entrambe nel 1974, a pochi mesi di distanza, ci siamo conosciute in asilo all'età di quattro anni. Sin dall'inizio abbiamo legato tantissimo perchè eravamo le uniche due bambine che, invece di interagire con gli altri bimbi, piangevano a dirotto nell'attesa che i nostri genitori ci venissero a prendere. Ricordo ancora distintamente le nostre sedioline, preparate sin dal mattino dalle maestre rassegnate, messe l'una di fronte l'altra dietro la porta a vetri della grande palestra e le interminabili chiaccherate consolatorie nell'attesa che suonasse la campanella che metteva fine al nostro strazio...che piano piano strazio non era più visto che potevamo contare l'una nel sostegno dell'altra...ah...come ci capivamo noi...Mi piace ricordare il nomignolo che mi aveva dato "la bambina dal fiocco rosso" per via dei miei capelli lunghi legati in una lunga treccia che mia mamma ogni mattina mi faceva annodandola alla punta con un bel fiocco, rosso appunto!! Eccoci in una delle prime foto che ci ritraggono insieme...


...e ora come allora...sono trascorsi 31 anni...


E mentre noi diventavamo inseparabili, le nostre mamme e i nostri papà facevano amicizia all'uscita di scuola, in apprensione per quelle figlie particolarmente emotive e divenute inseparabili...l'attrazione anche per loro è stata immediata e già dopo due anni ci siamo ritrovati a villeggiare insieme a San Vito Lo Capo e a dividere addirittura la stessa casa...che bellissimi ricordi che ho di questo periodo. Ne ha parlato giusto qualche giorno fa Evelin, la sorella di mia commare...nel suo bellissimo blog Agave. E già perchè Evelin era già ai tempi, di questa allegra comitiva, la più piccolina. E se io dividevo bene la mia vita con la placida Karin, Evelin bene si trovava con mio fratello Angelo, di un paio di anni più grande di noi. Mi sembra di non ricordare un solo giorno in cui le loro ginocchia non si ricoprivano di graffi, scorticature più o meno profonde e lividi vari: in siciliano... 'MPIRUGGHIA PIERI... (piedi incespicanti....). E a proposito...Evelin...ecco Angelo dell'Algeria (questo ragazzo tanto misterioso e generoso con noi piccoli che ricordi nel tuo post) in una foto che ritrae in ordine te, Karin, Angelo dell'Algeria, io e mio fratello Angelo...


In questa foto, scattata sempre nelle nostre vacanze sanvitesi, mia mamma, mio papà, e i genitori di Karin ed Evelin...Francesco ed Emilia


Mentre quì siamo ritratti a Erice...


Passati gli anni dell'asilo io e Karin ci siamo ritrovate a condividere lo stesso banco nelle scuole elementari, la stessa chiesa e lo stesso corso di catechismo, la stessa scuola di danza classica...tutto in simbiosi l'una dell'altra e se posso dirlo..tante sono state le invidie che ci siamo attirate per essere sempre unite ed affiatate...


Da allora le nostre strade, le nostre vite e quelle delle nostre famiglie non si sono mai separate malgrado i nostri studi poi divergessero notevolmente (liceo scientifico e Laurea in Scienze Biologiche lei, ragioniere e perito commerciale e Scienze Politiche io).


Ed eccoci qualche Natale fa Karin, Evelin e io...come tre sorelle....


Non ricordo un solo momento, bello o brutto, non condiviso...festa per la prima comunione, festa per la cresima (a proposito mi ha cresimato sua mamma Emilia e lei è stata cresimata da mia mamma Maria Vittoria), festa per il diploma, viaggi all'estero (indimenticabili, memorabili: Francia, Germania, Austria e l'Italia intera con le nostre famiglie, Praga e Londra pochi anni fa con i nostri mariti...)


E la favola continua ancora oggi...sposate (non con la stessa persona però...) nello stesso anno 2004 a pochi mesi di distanza, testimone lei delle mie nozze e io delle sue, eventi che ci hanno ufficialmente dato il titolo di COMARI che già all'età di sei anni vantavamo, anche i nostri mariti si sono trovati per gusti e simpatia reciproca...e la storia continua con i nostri bimbi: il mio splendido Davide (21 mesi) e la sua bellissima e sempre sorridente principessa Alice (11 mesi)...

Eccoli i papà


Ed eccole le nonne-madrine, scambiarsi i nipotini...una vera emozione per me vedere questa foto...


I miei padrini Francesco ed Emilia oggi...che reputo i miei parenti più stretti pur non essendoci fra noi alcun legame di sangue! Ma l'amicizia si sa...va davvero oltre ...

Mia cara commarella, giorno 7 agosto è il tuo compleanno...spero averti fatto una bella sorpresa e un bel regalo regalandoti questi scatti che ci ritraggono insieme durante questi 31 anni.
Un abbraccio forte forte...
La prossima volta spero di riuscire a pubblicare una ricetta di mia madrina Emilia...il pesce spada alla ghiotta...