giovedì 29 dicembre 2011

Insalata del dopo Natale: Farro, orzo perlato e verdure grigliate

Stanchi di cucinare e di mangiare vero? E pensare che siamo solo all'inizio, ancora diciamo il bello deve venire... ma visto che abbiamo qualche giorno per "purificarci" prima del cenone di San Silvestro e del pranzo di Capodanno vi passo una ricetta
1) facile
2) veloce
3) da preparare prima e mangiarla anche l'indomani...
4) LEGGERA
Cosa chiedere di più?
Ingredienti per due persone: 70 grammi di orzo perlato, 70 grammi di farro, 100 grammi di piselli lessi, 150 grammi di zucchine grigliate, 150 grammi di peperoni grigliati (questi ultimi due li ho acquistati spudoratamente congelati (vi ho detto che è una ricetta veloce no?), naturalmente olio extravergine d'oliva, sale e pepe
Procedimento: mettere a bagnomaria l'orzo e il farro almeno sei ore. Sbollentarlo in acqua salata quaranta minuti con una foglia di alloro. Nel mentre porre in una teglia da forno le verdure congelate e scaldiamole per venti minuti circa. Spelliamo il peperone. Scoliamo il farro e l'orzo, togliamo l'alloro, aggiungiamo i piselli lessi, le verdure tagliate a dadini e due cucchiai di olio extravergine d'oliva, sale e pepe...

Non vi auguro adesso buon anno, spero di postare una ricetta ancora per fine anno...mica posso chiudere il 20112 con una ricetta così semplice...o no???

giovedì 22 dicembre 2011

Street Food: SFINCIONE PALERMITANO... l'antichissima ricetta segreta di mastro fornaio Giuseppe Costa!!

Non so...ci devo pensare...ve la do la ricetta del mio sfincione PALERMITANO??? E' una ricetta segretissima e soprattutto molto molto antica...è di un fornaio, quasi un nonno per me perchè mi ha visto crescere. Il nonno di Evelin per la precisione, fornaio iscritto all'antichissima "Congregazione dei Fornai di Palermo" mumble mumble...Modestia a parte e senza offesa per nessuno...è il miglior sfincione che si possa mangiare...fidatevi!!! Le immagini parleranno per me!

Per chi non lo sapesse lo sfincione è un piatto tipico della gastronomia palermitana, una "pizza molto lievitata" il cui nome deriva da spugna proprio per il suo aspetto morbido e alto....proprio come una spugna. Venduto per strada dai lapini ambulanti (segue video) si mangia tipicamente per le vigilie durante le feste natalizie e quindi quale migliore occasione per darvi la ricetta visto che fra due giorni sarà la vigilia di Natale. Che faccio allora....ve la do?

RICETTA DI MARIA TERESA MERENDA, appresa dal mastro fornaio Giuseppe Costa
Ingredienti per il pane in pasta: 1 chilo di farina bianca, 50 grammi di lievito, 50 grammi di zucchero, 25 grammi di sale, 50 ml di olio d'oliva, 600 ml di acqua tiepida.
Ingredienti per il condimento: 2 chili di cipolle bianche, 1 lattina media di concentrato di pomodoro, 1 cucchiaio di zucchero, 6/7 alici sott'olio, pepe, sale e olio extravergine d'oliva. Cacio cavallo semistagionato e pangrattato
Procedimento condimento. Affettare finemente a fili  le cipolle. In un tegame ampio sciogliere in 2 cucchiai di olio le acciughe e poi unire la cipolla (nella foto per coreografia le acciughine sono sopra!) Fare cuocere la cipolla circa mezz'ora a fiamma dolce e rigirandola spesso con l'acqua che getteranno da sole. Dopo mezz'ora unire il concentrato di pomodoro, lo zucchero, e acqua fino a coprire. Cuocere per un ora sempre a fiamma dolce. A fine cottura regolate di sale e pepe

Stendere la crema così ottenuta a freddare.

Procedimento pane in pasta...un poco lungo ma efficacissimo: Sciogliere il lievito in acqua leggermente scaldata e unitelo alla farina. Impastate e aggiungete olio, zucchero e dopo un poco anche il sale. Formate una palla e fate riposare 3/4 d'ora sotto una coperta. Rimpastare e mettere a riposare per altri 15 minuti. Rimpastare, stendere su una teglia oliata (o foderata con carta forno) e fare riposare altri 3/4 d'ora. Con questa dose riusciamo a coprire una teglia da forno e una da fornetto. A questo punto non rimane che stendere il condimento (freddo) e grattugiare il caciocavallo fresco. Io preferisco metterlo a dadini grossi infossandolo un poco con le mani nel condimento. Se volete potete aggiungere filetti di acciuga qua e la. Cospargete il pangrattato e un filo di olio extravergine e con il palmo della mano delicatamente battete sopra il condimento per compattare il tutto. Nella ricetta originale antica il pangrattato andrebbe prima passato nella pentola sporca dove ha cucinato il condimento di cipolle, io in realtà la lavo prima che questo avvenga perchè sistematicamente me lo scordo.



Porre in forno caldo a 150 ° (preriscaldato) per 55 minuti. Si alzerà morbido e spugnoso...o come si alzerà....In genere non ve lo chiedo mai ma questa volta si....Se lo fate e spero di si fatemi sapere....Del successo non ho davvero dubbi...

Come potete vedere dalle foto mi piace aggiungere sempre un poco di caciocavallo fresco grattugiato



Ormai è fatta, ho condiviso con voi davvero una specialità di cui ne vado gelosa. IO A MIA VOLTA DEVO RINGRAZIARE MARIA TERESA, AMICA DI FAMIGLIA, CHE TANTO TEMPO FA LA CONDIVISE CON ME

E adesso una chicca...





Con questa ricetta partecipo al contest "la Cipolla" indetto dal Blog Cuoco per caso

lunedì 19 dicembre 2011

Spaghetti con salsa di noci e un quesito per voi

Mentre scrivo questo post mi viene in mente una domanda: come mai i liguri in materia di salse e pesti ne sanno una più del diavolo??? E già, dopo la ricetta del pesto alla genovese oggi ospito nel mio blog un'altra ricetta dal sapore tipicamente invernale e ligure...la salsa di noci (o pesto o sugo fate voi). Di facile reperibilità negli scaffali dei supermercati vediamo come poterla realizzare in casa altrettanto facilmente...o quasi...

Ingredienti: 250 grammi di gherigli di noci, 250 grammi di latte, 40 grammi di mollica di pane, 40 grammi di parmigiano grattugiato, 30 grammi di pinoli, olio e sale q.b. (nella ricetta originale va anche un pezzetto di aglio e un rametto di maggiorana)
Procedimento: se non avete la fortuna di trovare i gherigli di noci già sgusciati e spellati vi toccherà aprire le noci e sbollentare per circa dieci minuti i gherigli in maniera tale da togliere la pellicina esterna. In effetti potrebbe anche rimanere ma solo se le noci non sono fresche ma secche perchè altrimenti vi rimarrà in bocca un fastidiosissimo retrogusto amaro. Nel frattempo tenete in ammollo la mollica di pane nel latte tiepido.

Frullare insieme (sarebbe meglio veramente pestare tutto nel mortaio) i gherigli, il formaggio grattugiato, i pinoli, l'aglio e l'olio. Unire il pane strizzato e aggiungere a poco a poco il latte di sedimentazione fino a formare una crema densa e omogenea. Aggiustare di sale

La nostra salsa è pronta. Una variante un poco più calorica è sostituire il latte di sedimentazione (quello in cui è stato ad ammorbidire il pane) con della panna da cucina. In effetti questa non fa parte della ricetta della tradizione ma a me è piaciuta tantissimo così.

Servire la vostra pasta guarnendo con gherigli di noce interi. Tornando al mio dubbio d'apertura...qualcuno sa rispondere?



martedì 13 dicembre 2011

Canederli alla tirolese....in Sicilia??? C'è freddo anche quì!!!

 Da Wikipedia: I canederli o Knödel dal ted. Knot (nodo, grumo) o knedlíky in ceco sono un primo piatto tipico della cucina tedesca sudorientale, austriaca, ceca, polacca, trentina e altoatesina. Si tratta di grossi gnocchi composti di un impasto a composizione variabile. Mentre nella cucina tedesca questi grossi gnocchi sono molto diffusi con uno sterminato novero di varianti e nomi differenti, nella cucina italiana sono presenti unicamente nelle cucine regionali del Trentino, del Friuli e del Bellunese. In particolare, canederli è un termine dialettale trentino, italianizzazione di Knödel.

Si tratta di un piatto che, nella cucina contadina, permetteva il riciclo del cibo avanzato, e la ricetta è molto antica. La mamma l'ha trovata in un giornale sul volo Palermo Roma e non ha esitato a riproporla appenna arrivata a casa...operativa la mia mamma...
Ingredienti: 200 grammi di pane raffermo, 2 litri circa di brodo di carne, 150 ml di latte, 40 grammi di farina, 100 grammi di speck, 2 uova, 30 grammi di burro, 1 cipolla piccola, 1 cucchiaio di prezzemolo e una spolverata di pepe e noce moscata. Un cucchiaio di erba cipollina ma la mamma non l'aveva e l'ha omessa
Procedimento: Battete le uova e unite sale, pepe e latte. A parte tagliate il pane raffermo a pezzetti piccoli e unire al composto di uova battute. Fare riposare almeno un paio di ore rigirando di tanto in tanto, in modo da impregnare bene il pane di uovo. Nel mentre in una padella capiente risolare la cipolla nel burro e unire anche lo speck tagliato finemente. 

Trascorse le due ore unire i due composti e aggiungere gli altri ingredienti (noce moscata, farina, prezzemolo e noce moscata). Mescolare delicatamente e fare riposare il composto così ottenuto almeno mezz'ora in frigorifero. Preparare con le mani bagnate i canederli, polpette tonde di circa cinque centimetri di diametro, passateli in farina bianca e quando saranno tutti pronti cuoceteli a fiamma bassa in abbondante brodo di carne bollente. Come gli gnocchi, appena vengono a galla, scolarli e condirli con il brodo di carne. Ci vorranno circa 15 minuti

Buonissimi davvero anche se sono molto sostanziosi quindi sconsiglio di servirli come secondo abbinati a un primo. Vanno proprio gustati come piatto unico. Evviva il tirolo....

domenica 11 dicembre 2011

A grande richiesta, il roastbeef all'inglese

A grande richiesta, essendo tra le ricette più cliccate, ridò la ricetta del roastbeef all'inglese di mia mamma, ottimo da preparare come secondo leggero durante i pranzi delle nostre feste che sempre più si avvicinano...


Vediamo qualche segreto per cucinarlo al meglio. La scelta del tocco di carne è fondamentale così come i tempi di cottura. Per la carne scegliete un bel pezzo di filetto (peso in base ai commensali ovviamente, ma tenete conto che occorrono almeno 180/200 grammi di carne a testa). Massaggiate la carne con gli aromi (olio, sale, pepe, rosmarino) e rosolatela in un tegame con una generosa noce di burro, uno spicchio d'aglio e del rosmarino. Appena il pezzo di filetto si sarà rosolato da tutti i lati fate evaporare mezzo bicchiere di vino bianco e unite in seguito mezzo bicchiere di acqua. Fate cucinare a fiamma bassa per mezz'ora rigirando almeno una volta. Il roast beef sarebbe già pronto, ma se vogliamo una deliziosa crosticina nella parte esterna occorre ancora tenerlo pochi minuti in forno con il grill superiore acceso e rigirarlo appena la crosticina si sarà formata.
Servire tagliando finemente le fettine e cospargendo con il fondo di cottura rimasto. Come contorno vi suggerisco di abbinare pisellini lessati oppure le patate sabbiose...
Il roastbeef all'inglese prevede che la carne rimanga piuttosto rosa (non cruda attenzione) ma molti la gradiscono un poco più cotta. Non aumentate i tempi di cottura perchè la carne inevitabilmente si indurirebbe. Basterà, dopo avere tagliato le fettine sottilmente, rigirarle brevemente nel sughetto della cottura.
 

giovedì 8 dicembre 2011

Trionfo di pizze con "Metodo Pasquale": qualche idea...

Della pizza, degli ingredienti, dose e procedimento ho già davvero detto tutto nei precedenti post, questo lo scrivo per darvi qualche idea su come condirle.

Su base precotta con pomodoro aggiungere mozzarella per pizza a dadini, wustel, cipolla a fili, pomodorini e prosciutto

Su base precotta con pomodoro aggiungere wustel, mozzarella a dadini, salame piccante, cipolla a fili

Su base precotta con pomodoro aggiungere mozzarella per pizza a dadini, cipolla a fili e una manciata di acciughine sott'olio. Quì a Palermo la chiamiamo pizza napoletana

Su base precotta con pomodoro aggiungere mozzarella per pizza a dadini, wustel e salame piccante

Irrorate il tutto con un filo di olio e cuocete in forno caldo a 180° per altri cinque, sette minuti, il tempo che si scioglie la mozzarella

lunedì 5 dicembre 2011

Omelette al forno con zucchine e patate

Leggeri, leggeri, bisogna mantenersi leggeri in questi giorni, le feste incombono e i chili superflui pure....ma non mi va di rinunciare al gusto e allora libero sfogo alla fantasia con questa omelette al forno che accontenta tutti...anche la linea....

Ingredienti per tre persone: quattro uova, una patata piccola/media e una zucchina genovese piccola/media, una manciata di parmigiano grattugiato, due sottilette light (ma anche emmental, per un gusto più deciso), sale e pepe.
Procedimento: battere per bene le uova e aggiungere il sale, il pepe, la manciata di parmigiano, le patate e le zucchine tagliate sottili  (questo eviterà il doverle cuocere prima a parte). Amalgamare per bene e porre in una teglia da forno foderata con carta forno. Fate cuocere per 20 minuti a 160 gradi. Poco prima di sfornarla guarnite con sottiletta e pomodorini.
 
P.S. per il mio bimbo buongustaio che non ha problemi con la linea (per fortuna) ho sciolto nell'impasto un formaggino gusto classico. Viene una frittata più morbida e appetitosa...

sabato 3 dicembre 2011

Crostata mandorlata con confettura di fichi

Lo ammetto, ero un poco dubbiosa. Volevo fare una crostata da portare a cena dai miei compari, volevo usare la mia teglia nuova...ma sto fatto che non dovevo imburrarla...bo! Mi lasciava perplessa. Ormai convinta che al massimo avrei comprato dei dolcini pronti mi sono lasciata tentare e invece.......che soddisfazione

Veniamo alla ricetta: 300 grammi di farina 00, 150 di burro (ammorbidito), 100 grammi di zucchero, 2 tuorli d'uovo, 2 cucchiai di latte, polvere d'arancia e un pizzico di sale. Mezzo vasetto di marmellata di fichi e mandorle e pistacchi sgusciati. Gelatina per lucidare
Procedimento: impastare la farina con il burro, i tuorli, lo zucchero, il pizzico di sale, il latte e la polvere d'arancia (in alternativa la scorza grattugiata fresca di limone o arancia). Rivestire la teglia di diametro 28 spennellando nel fondo un poco di olio. Stendere la marmellata e cospargere con la frutta secca.

Infornare a 180 gradi per 30 minuti. E per i miscredenti come me....ecco la riprova...perfettamente staccata dal fondo...Appena fredda spennellare la crostata con la gelatina per torte

Ottima servita nel pomeriggio con un te al bergamotto della Hampstead