domenica 26 maggio 2013

Insalata e finger food "fiori e frutta"

Altra interessante sfida lanciata da Chiara Maci e Ponti: "Tutti da me sabato sera" dove bisognava creare un piatto con obbligatoriamente: un pesce azzurro, fiori di zucca, due ingredienti della Ponti e un frutto secco. Ed ecco la mia ricetta pensata proprio per essere veloce e comoda da gustare insieme ai nostri amici ...proprio un sabato sera...
INSALATA E FINGER FOOD FIORI E FRUTTA


Ingredienti: 8 albicocche secche, 8 cipolline borretane, due filetti di aringa affumicata, quattro fiori di zucca grandi, una spruzzata di aceto balsamico di Modena, pan grattato, olio extravergine d'oliva, una spolverata di pistacchio tritato

Procedimento: pulite i fiori di zucca eliminando il gambo e il picciolo interno. Passateli nell'olio extravergine d'oliva e poi nel pan grattato. Infornateli a 160 gradi per una decina di minuti.

Nel mentre preparate l'insalata tagliando a metà ogni albicocca secca e anche le cipolline, tagliate a dadini i filetti di aringa affumicata. Per i finger food adagiate sopra un piattino il fiore di zucca e poi create un burger con l'albicocca, l'aringa, la cipollina, infilzate con stuzzicadenti e spruzzate di aceto balsamico.

Per l'insalata create un letto di fiori di zucca e adagiate l'insalata irrorata di olio extravergine d'oliva, aceto spray e una manciata di pistacchio tritato
Ricetta veloce per stare il più possibile in compagnia e fresca per l'arrivo dell'estate...che volere di più?


giovedì 23 maggio 2013

Sovracosce di pollo marinate all'arancia e lemon grass con purea di mele smith e mandorle

Avete mai provato i sacchetti per cucinare gli alimenti dentro al forno? Io li trovo ottimi. Provateli con questa ricetta 

Ingredienti: Cinque sovracosce di pollo del peso totale (al netto di ossa e pelle) di circa 600 grammi, una mela smith, il succo di un'arancia, un cucchiaio colmo di lemon grass, olio extravergine d'oliva, tre cucchiai di scagliette di mandorle tostate, due cucchiai rasi di maizena, pan grattato, sale e un pizzico di pepe grani del paradiso

Procedimento: pulire le sovracosce privandole di eventuali ossa e pelle ed emulsionare la polpa con olio extravergine d'oliva e il lemon grass. Metterle quindi a macerare per sei ore nel succo di arancia. Rigirarle di tanto in tanto. 

Trascorso questo tempo scolarle dall'eccesso di marinatura, passarle nel pan grattato e mettere nel sacchetto insieme alla polpa della mela tagliata a dadini, al sale e alla maizena
Cuocere in forno per circa 40/50 minuti rigirando il sacchetto solo una volta. Appena pronto togliere dal forno ma lasciare il sacchetto chiuso per altri 10 minuti


Sfornare e decorare con le scagliette di mandorle tostate e una macinata di grani del paradiso. Ottimo sia caldo che a temperatura ambiente perchè la mela si sarà trasformata in purea e manterrà il piatto morbido e gelatinoso....

Sfida fantasia ampiamente vinta...almento per me...ma giudicatemi voi


martedì 21 maggio 2013

Sarde allinguate (antica ricetta palermitana)

Ricetta semplice quella di oggi, d'altra parte dopo le fatiche delle ricette precedenti...ma non abituatevi troppo. Le sarde allinguate (che non prendono il nome dalla similitudine con la lingua come molto spesso si crede) sono un piatto tipico palermitano e molto, molto povero. Quattro righe di storia e cito il Basile (noto storico delle tradizioni palermitane): 
"La sarda viene elevata al rango di lenguado, i nobili mangiavano lenguado, da noi si parlò spagnolo fino al 1741. Il lenguado in spagnolo è la sogliola, per cui anche li per copiare le sogliole si prese una sarda, aperta, deliscata, ed ecco le sarde al lenguado, allinguata”.  D'altra parte, continua il Basile, la cucina popolare Palermitana nasce dalla reinvenzione dei piatti dei nobili usando prodotti poveri che si poteva permettere la servitù. E siccome non potevano comprare il pesce fresco ma quello fitusu, (di qualche giorno) dovevano usare dei trucchi per evitare di rimanere intossicati da prodotti avariati “allora bagnetto d’aceto, ed avevano risolto il problema.”

Ingredienti: una decina di sarde, aceto, farina rimacinata, in alternativa bianca, olio per friggere, limone, sale, pepe
Procedimento: Se non siete bravi a diliscare le sarde fatevele fare dal pescivendolo, qui a Palermo in genere le sarde si trovano spesso già diliscate e aperte a libro, pronte per farne sarde a beccafico o appunto allinguate. Mentre se siete armati di buona volontà procedete così: tagliate la testa, aprite il ventre e pulite dalle interiora. Delicatamente aprite a libro inserendo un coltello tra un filetto e la lisca centrale. Sempre delicatamente togliete anche la lisca e gran parte delle spine più evidenti, ma fate attenzione a tenere la coda. A questo punto sciacquatele sotto acqua corrente e ponetele in un piatto largo. Coprite i filetti con aceto bianco. Tenetele a macerare per circa un' ora rigirando di tanto in tanto i filetti.

A questo punto non vi rimane che sgocciolarle, infarinarle bene da entrambi i lati e friggerle in abbondante olio caldo. Salate, pepate e spruzzate del limone. E mangiate un boccone di "storia palermitana"


martedì 14 maggio 2013

Ravioli ripieni di cernia e pistacchio con pesto ai carciofi e datterino

Seconda ricetta creata per la sfida "Tutti cuochi per te" ideata da una collaborazione con Ponti e la food Blogger Chiara Maci. Il tema è sempre "Ti prendo per la gola così perdi la testa" e mio marito è sempre più felice per come lo sto viziando per adesso. Questa volta ho pure preparato la pasta fresca all'uovo...mizzica!

Ingredienti per circa 25 ravioli di media grandezza. Ripieno: due tranci di cernia (vedi foto sotto), un cucchiaio abbondante di pesto di pistacchio di bronte. Pasta: 2 uova, 100 grammi di farina 00. Condimento: otto pomodori datterino, cinque carciofini sott'olio o di patè di carciofini, foglie di basilico. Olio extravergine d'oliva, sale, pepe, uno spicchio d'aglio.
Procedimento: cuocere a vapore i tranci di cernia, farli raffreddare, pulirli della pelle e spine e ridurli con le mani in poltiglia. Aggiungere il pesto di pistacchio e regolate di sale. Tenere da parte 

Preparate la pasta fresca impastando le uova e la farina, spianare con il mattarello (oppure aiutatevi con la macchinetta per la pasta). Create una sfoglia molto sottile e adagiate i mucchietti di condimento. Adagiate sopra un altro "foglio" di pasta fresca e tagliate i ravioli con l'aiuto di un tagliapasta. Premere per bene i bordi per evitare che in cottura si aprano

Preparate il condimento così: cuocete a vapore i pomodorini, spellateli e privateli dei semi, tagliateli a filetti. Frullate i carciofini fino a ottenere un patè grossolano. In una padella fate riscaldare uno spicchio di aglio in poco olio extravergine d'oliva, aggiungete i filetti di pomodoro, cuocete per un paio di minuti e a fiamma spenta aggiungete il patè di carciofi. Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata, scolateli con una schiumarola e mantecate delicatamente con il condimento. Servite con una spolverata di peperoncino


sabato 11 maggio 2013

Involtini di melanzane con linguine in salsa di pomodoro, peperoni e acciughe

Visto che va di moda dare il nome ai piatti che creiamo questo sicuramente merita l'appellativo di "abbraccio avvolgente...
Questa ricetta nasce per rispondere alla prima sfida indetta dalla foodblogger Chiara Maci. Il titolo della sfida è: ti prendo per la gola così perdi la testa.... Questa ricetta è pubblicata anche sulla pagina facebook Cuoco di fulmine dedicata al concorso "Tutti cuochi per te"



Ingredienti per due persone: due pomodori rossi a grappolo, due falde di peperoni peperlizia Ponti gialli, due falde di peperoni peperlizia rossi, quattro cipolline peperlizia, una decina di capperi dissalati, sei acciughe sott'olio, una melanzana nostrana, olio per friggere, due cucchiai di olio extravergine d'oliva, pepe, una grattugiata di ricotta salata infornata e 180 grammi di linguine
Procedimento: mettete il pomodoro in forno a 180 gradi e cuocetelo per circa venti minuti. Fate raffreddare, spellate e frullate grossolanamente con i peperoni. In una ampia padella fate riscaldare l'olio extravergine d'oliva e sciogliete i filetti di acciuga. Appena ridotti in crema fate saltare  un trito di capperi e cipolline (tagliate grossolanamente) e aggiungete il pesto di pomodoro e peperone. Regolate di pepe. Nel mentre friggete la melanzana tagliata a fettine sottili (precedentemente messa a macerare per circa un quarto d'ora in acqua e sale per togliere l'eccesso di amaro). Cuocete le linguine in acqua e sale e scolatele a metà cottura, saltatele brevemente in padella con la salsa e adagiatele sopra una fetta di melanzana. Arrotolate, ponete in teglia, spolverizzate con ricotta salata e infornate per cinque minuti a 180 gradi. La ricetta non prevede sale nella salsa perchè già gustosa per la presenza delle acciughe e capperi


Per me missione riuscita ovvero....mi è bastato vedere lo sguardo di mio marito per capire che ha apprezzato!!!

mercoledì 8 maggio 2013

Panzerotti catanesi della signora Zina (con salsiccia, primosale e funghi)

A questa ricetta ci sono particolarmente legata, è una di quelle che ti rimangono dentro al primo assaggio. Probabilmente ad avermi catturata sarà stato non solo il sapore ma l'amore con la quale questa persona li preparò e l'allegra compagnia di quella serata di circa 12 anni fa. Eravamo un pugno di colleghi, ai tempi quasi tutti "ventini" ed euforici per il nostro primo vero impiego presso la Biblioteca Comunale di Casa Professa: e ogni tanto ci invitavamo a casa a cena "costringendo" le nostre mamme a cucinare qualche cosa di buono. La mamma di Maurizio, detto il cotoletta per le sue grandi orecchie, juventina sfegatata peggio del figlio e messinese di nascita, quando ci invitava friggeva un quantitativo enorme di "pitoni messinesi" (seguirà ricetta), la mia mamma preparò una volta le arancine e la mamma di Giuseppe, la signora Zina appunto, una signora molto gentile e molto dolce, preparò per noi questi panzerotti, seguendo una ricetta di una sua amica catanese.

Alcune strade di quel "pugno di amici-colleghi" in 12 anni si sono divise, altre si sono divise per poi riunirsi ed è così che lavorando adesso nella stessa stanza e allo stesso progetto con Giuseppe, ricordando i goliardici incontri dei tempi passati, non ho perso l'occasione di chiedere la ricetta.

Ingredienti (dosi orientative): 500 grammi di pane in pasta (quello che comunemente usiamo per la pizza), 50 grammi di primosale con pepe in grani, due nodini di salsiccia, una vaschetta di funghi champignon, un cucchiaio di olio extravergine d'oliva.
Procedimento: in una padella antiaderente fate appassire con l'olio extravergine d'oliva i funghi puliti e tagliati a fettine. Spegnete la fiamma appena saranno completamente cotti e asciutti. Con la pasta di pane formate tanti dischetti e spianateli con il mattarello. Condite per metà con la polpa della salsiccia, il primosale tagliato a dadini, i funghi cotti. Chiudete il panzerotto sigillando per bene con i rebbi di una forchetta i bordi. Spennellate con olio la superficie, oppure con latte o se li preferite lucidi spennellate uovo battuto.

Infornate a 170 gradi fino a doratura. Possono anche friggersi ma ho preferito seguire la ricetta originale della signora Zina, per ricordare un antico....dolce.....sapore!

giovedì 2 maggio 2013

Fegato in agrodolce con cipolla al succo di lamponi

Nome altisonante per una ricetta semplicissima, ma veramente di grande impatto. Premetto che io ho usato il fegato ma è possibile adattare la cipollata agrodolce al succo di lamponi anche ad altre carni tipo il maiale. Io ho scelto il fegato perchè visto che ha un sapore forte ho cercato di coprirlo volutamente. e come ogni piatto in agrodolce è preferibile prepararlo con un poco di anticipo e mangiarlo a temperatura ambiente

Ingredienti per due: 300 grammi di fegato bovino tagliato sottile, una cipolla rossa di Tropea media, mezzo bicchiere di aceto di vino bianco, mezzo bicchiere di succo concentrato ai lamponi-Raspberry (io l'ho trovato sia al Lidl che da Ikea food), pan grattato, olio extravergine d'oliva, sale
Procedimento: panare il fegato e cuocerlo in padella antiaderente con un poco di olio o su ghisa. Salate. Tenere da parte. Nella padella antiaderente stufare la cipolla tagliata a fili con un poco di acqua. Appena pronta insaporire con un cucchiaio di olio extravergine d'oliva, sfumate l'aceto e aggiungete subito dopo il succo di lamponi. Fate stringere un poco, aggiungete mezzo cucchiaio di zucchero. 

Appena il liquido si sarà ridotto di 1/3 circa spegnete, condite le fette di fegato e fate riposare prima di mangiare

Il colore rosa che assume la cipolla e il sapore agrodolce fruttato sono sicura vi conquisterà. E potete contarci che la prossima volta testo la ricetta con la carne di maiale!