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domenica 6 ottobre 2019

Tiramisu' alle amarene e cioccolato bianco

Se c'è un abbinamento, per me, vincente è quello tra le amarene e il cioccolato bianco. Ho già pubblicato qualche torta con questa fusione di ingredienti ma questa volta mi sono inventata un tiramisù, semplice e veloce e soprattutto di facile riuscita.

Ingredienti: amarene Fabbri con lo sciroppo di conservazione, 300 grammi di savoiardi, 4 uova, 90 grammi di zucchero, 500 grammi di mascarpone, cioccolato bianco da grattugiare. 

Procedimento: (premetto che per preparare la crema non pastorizzo le uova. Ahimè, capisco sia il procedimento corretto ma ormai le uova che acquistiamo sono abbastanza controllate quindi mi affido completamente al produttore) separare i tuorli dagli albumi, con le fruste montare benissimo i tuorli con lo zucchero. Aggiungere il mascarpone e mescolare per bene. Con le fruste ben pulite e asciutte montate  a neve ferma gli albumi, aggiungeteli delicatamente al composto preparato precedentemente. Inzuppate i savoiardi nello sciroppo di amarena diluito con  acqua e formare in una teglia uno strato, aggiungere metà della crema, grattugiare il cioccolato bianco, aggiungete anche delle amarene tagliate grossolanamente e rifare un altro strato di savoiardi e crema, terminando con il cioccolato grattugiato.

Porre in frigorifero almeno un paio di ore e prima di servirlo decorare con amarene intere.

P.S.
Io non amo i dolci con il liquore ma se a voi non dispiace il sapore potete aggiungere allo sciroppo di amarene e acqua anche una tazzina da caffè di Alchermes. 


lunedì 9 aprile 2018

Linguine con melanzane e ricotta infornata. Pomodorini confit sott'olio. Due ricette per l'estate!

Tanti progetti in questo momento riempiono la mia vita, un viaggio in estate con la mia famiglia è uno di questi e bisogna cominciare adesso a organizzare le vacanze per luglio oppure si rischia di trovare i prezzi triplicati. Tanto lavoro in ufficio, compreso un trasloco di sede, e anche questo è un bene perchè amo il mio lavoro. Ma il tempo da dedicare alla cucina, agli esperimenti e al mio blog, ultimamente, si è ridotto drasticamente. Ma la passione per ciò che amiamo prima o poi torna prepotentemente e quindi eccomi qui. Questa ricetta mette tutto in armonia essendo semplice, veloce, estiva e molto buona! E soprattutto, adesso che finalmente la primavera è arrivata e l'estate è alle porte, per realizzare questo primo piatto ho utilizzato ingredienti di stagione come le melanzane dette "nostrane", la ricotta di pecora, la ricotta infornata, la scorza dei limoni profumati della mia terra e basilico. Volevo aggiungere anche dei pomodorini pachino o datterino, che ho conservato gelosamente sott'olio dalla scorsa estate. Una scorta di sole per l'inverno. Avrebbero contribuito a rendere la ricetta più colorata ma ho preferito lasciarla più semplice e leggera. Ma a seguire vi darò anche la ricetta dei miei pomodorini sott'olio. In estate, a volte, tra le ricette per l'estate disponibili sul web, preferisco optare per delle sfiziose insalate oppure una bella fetta di pane caldo con la crema di pomodori secchi Quando realizziamo un piatto la stagionalità è un aspetto molto importante per la riuscita finale di qualsiasi ricetta. E se l'ingrediente fresco non l'abbiamo possiamo arginare l'ostacolo utilizzando conserve fatte in casa. Ma andiamo alla prima ricetta: le linguine con melanzane fritte e ricotta, fresca e infornata.


Questi sono gli ingredienti per due persone: una melanzana "nostrana" oppure se non la trovate anche tunisina, 50 grammi di ricotta infornata fresca, 50 grammi di ricotta fresca, olio extravergine d'oliva, olio per friggere, 180 grammi di fettuccine, qualche foglia di basilico e scorza grattugiata di un limone bio. Sale e pepe q.b.
Andiamo al procedimento: sciacquate per bene la melanzana, tagliatela a dadini e mettetela in acqua con una manciata di sale per circa mezz'ora. Questo passaggio fondamentale serve per togliere l'amaro dalla melanzana. Scolate per bene, strizzate la polpa e friggetela.  Tenetela da parte su carta assorbente. Gettate l'olio della frittura ma non pulite la padella in cui avete fritto le melanzane. Mettere sul fuoco una pentola con acqua salata e cominciate a cuocere le linguine. Mettere in un saltapasta due cucchiai di olio questa volta extravergine di oliva e un mestolino di acqua di cottura della pasta. Aggiungete due cucchiai di ricotta fresca e mantecate. Nel frattempo tagliate a dadini piccoli la ricotta fresca infornata.

Scolate la pasta al dente, mantecate in padella con il condimento della ricotta. Aggiungete il pepe, le melanzane fritte, la ricotta infornata tagliata a dadini, la scorza grattugiata del limone e servite grattugiando sopra altra ricotta.

Che vi dicevo? Semplice, veloce, fresca, estiva e buonissima

Adesso vi passo la seconda ricetta, i pomodorini confit. Adesso che la bella stagione è alle porte potete farne provvista e metterli sott'olio per l'inverno. Oppure consumarli in aggiunta a qualche ricetta fresca e stuzzicante. 


Vediamo come prepararli. Scegliete dei bei pomodorini di Pachino ben rossi e succosi. Tagliateli a metà, togliete i semini interni e fateli asciugare in forno a circa 120 gradi per un paio di ore, disponendoli sulla placca forno con la parte tagliata rivolta verso l'alto. Una volta cotti fateli raffreddare per bene. Preparatevi dei barattoli sterilizzati con il tappo a vite. Porli quindi dentro insieme a uno spicchio di aglio, foglie di basilico e peperoncino secondo gusto personale. Coprire con olio extravergine d'oliva, chiudere ermeticamente e cuocere a bagnomaria per circa mezz'ora. Consumare dopo un paio di mesi. Ed ecco tutto il sapore dell'estate racchiusa in un barattolo. Volete un'idea per utilizzare i pomodorini confit? Vi suggerisco questo bel piatto di gnocchi viola con salsa di melanzane alla menta e pomodorini confit.
Alla prossima.

lunedì 16 gennaio 2017

Colazione social con Granarolo & co.

Tra le esperienze più belle che ho fatto da quando sono foodblogger c'è quella di avere conosciuto tante belle persone appassionate di cucina come me. Sabato 10 gennaio io e le mie amiche foodblogger Cinzia de Il forno Incantato, Fina del blog L’avvocato nel fornetto, Alessandra di Cosebuone di Ale, Stefania del blog StefaniaProfumi e sapori , Alessandra del blog Scatta la voglia, Rosa Maria de La cucina di bimbapimba, Stefania Fornostar di Cardamomo & co, Manuela di Cronache di gusto, Ornella del blog Gialla tra i fornelli, Elena  La celiaca pasticciona e Anna e Sebastiana del blog pasticciando insieme siamo state invitate, nella splendida cornice dell' Accademia Histo Caffè, al secondo appuntamento delle “Colazioni social”, iniziativa promossa dalla vulcanica e simpaticissima Tiziana Colombo Nonna Paperina e Granarolo 100% vegetale, azienda leader nella produzione di prodotti lattiero caseari, dedicata al tema delle intolleranze alimentari, in collaborazione anche con Probios e Bosch.
E così, grazie alle chiarissime spiegazioni di Claudia Silvagni, Digital Project Manager della Granarolo S.p.A., nel corso della colazione, all'insegna del "no glutine", "no nichel" e "zero lattosio", abbiamo avuto modo di scoprire i nuovi prodotti vegetali Granarolo per la colazione come lo yogurt alla soia e le bevande a base di riso, nocciole o mandorle (ottime anche per preparare dolci o creme). E' stata una goduria potere scegliere tra i tantissimi prodotti presenti e assaggiarli, scambiando tra di noi pareri e immaginando anche, oltre alla sana prima colazione, come potere impiegare alcuni prodotti per le nostre ricette. 
 
Ad arricchire la nostra tavola, non solo prodotti Granarolo ma anche i prodotti biologici della Probios, come fette biscottate, plum cake, succhi di frutta e le torte senza glutine preparate da Stefania Fornostar apprezzate da tutti (rimaste solo poche briciole) a riprova del fatto che mangiare senza glutine non vuol dire perdere gusto ma guadagnare in salute...

Infine vorrei ringraziare Francesco Lipari che ci ha ospitati nei locali della torrefazione artigianale Histo Caffè, leader nello studio degli Speciality cofee,  che, grazie alla collaborazione di Alessio Vabres, quinto barista più bravo di Italia, ci ha offerto cappuccini preparati con il latte vegetale aromatizzato alla nocciola della Granarolo (buonissimo davvero) e il caffè, espresso o a infusione, monorigine Terraroma.  



Quindi, spesso sottovalutata, la colazione è uno dei momenti più importanti per fare il pieno di energia e partire con la giusta carica …Bastano pochi accorgimenti, semplici gesti e ingredienti di qualità per allietare il risveglio con ricette prelibate e un pizzico di fantasia.

martedì 9 febbraio 2016

Trippa in umido alla bresciana

Se il sud è famoso per la sua dieta mediterranea, ricca di cibi sani e genuini, adatti per affrontare sia le giornate invernali particolarmente miti che il caldo afoso estivo, il nord fa da padrone in cucina per quanto riguarda ricette ricche e caloriche, che devono essere in grado di riscaldare, almeno a tavola, le giornate fredde invernali (polente, risotti, sughi ricchi). In lombardia sono tante le città e le ricette tipiche da scoprire ma qui voglio dare risalto a Brescia e a una ricetta tipica che forse molti non sanno essere appunto bresciana: la trippa in umido (altre ricette sono per esempio gli gnocchi di zucca con il formaggio bagoss e il dolce bossolà).
Brescia è un'antichissima città e forse non tutti sanno che offre davvero molto: dalla ricerca di un ottimo corso inglese brescia a luoghi segreti da scoprire, questa città spesso oscurata dalla vicina Bergamo racchiude in sé tradizioni e sapori che val la pena di conoscere. E nel 2017 sarà anche dichiarata "Regione Europea della gastronomia".

Ingredienti: mezzo chilo di trippa, 60 grammi di burro, un pezzetto di cipolla, mezzo litro di brodo di carne (o in alternativa vegetale fatto con una patata grossa, una carota media, mezza cipolla e un pomodoro rosso a grappolo), 30 grammi di parmigiano grattugiato, sale e pepe. Erbette come prezzemolo o salvia.
Procedimento: lavare bene la trippa, farla bollire per venti minuti circa. Nel frattempo preparate il brodo di carne o il brodo vegetale. In un'ampia padella fate imbiondire nel burro la cipolla tagliata finemente. Scolate per bene la trippa e unitela in padella insieme al brodo. Fate cuocere a fiamma dolce per circa mezz'ora. Se avete fatto il brodo vegetale frullate le verdure e aggiungetele. Servite calda aggiungendo il formaggio grattugiato e le erbette tritate fresche. 

Articolo scritto in collaborazione con Wall Street English, che propone corsi per studenti, aziende,  ragazzi e corsi di preparazione a test quali IELTS, TOEFL, TOEIC e Pearson Test of English Academy.

lunedì 25 gennaio 2016

Fajitas di pollo marinato nella birra e consigli per farla in casa

Se anche voi come me utilizzate la birra esclusivamente per accompagnare una buona pizza o per berla una serata insieme agli amici, dovete ricredervi. E si perché dopo averla provata per marinarci i filetti di pollo (ho preparato un piatto messicano seguendo la ricetta della mia amica Sendi) ho dovuto ammettere che la birra può trovare altri impieghi in cucina... Volete provare?

Ingredienti per due: 350 grammi di filetto di pollo, un peperone giallo, mezza cipolla, una lattina di birra (acquistata o fatta da voi*), una manciata di paprica, una manciata di cumino, 50 grammi di emmental o scaglie di grana, olio extravergine qb, un pizzico di sale. Facoltativa salsa allo yogurt (oppure panna acida) e salsa Worcester.
Procedimento: tagliate il pollo a listarelle e fatelo marinare nella birra almeno cinque ore. Più marina e più deciso sarà il sapore che assumerà la carne del pollo.

 
Nel mentre togliete la buccia al peperone con un pelapatate, tagliatelo a listarelle, tagliate anche la cipolla a fili. Scolate il pollo, porlo in una teglia e aggiungere i peperoni, la cipolla, il cumino, la paprica, il sale, l'olio. Se avete la salsa worcerster aggiungetene due cucchiaini. Rigirare per bene per fare insaporire e porre in forno a 200 gradi fino a cottura rigirando di tanto in tanto (circa quindici/venti minuti). Io ho utilizzato il mio fidato Gran Chef a 235° fan alta griglia media per 15/20 minuti.
Nel mentre tagliare l'emmental a fili con una comune grattugia. Appena il pollo sarà pronto non vi rimane che cospargerlo abbondantemente con il formaggio e attendere che questo si sciolga.

Servite caldo accompagnando con la salsa allo yogurt o panna acida. Mangiare così oppure, sarebbe meglio, farcire le tortillas arrotolandole.

*Se avete fatto caso, quando vi ho dato gli ingredienti per preparare un'ottima fajitas, ho parlato di birra acquistata o fatta da voi. Si perché quella di farsela in casa è una pratica che si è diffusa parecchio negli ultimi tempi, probabilmente spinta dalla voglia che hanno alcuni di fare una birra artigianale sapendo bene che ingredienti essa contiene. E' il caso di intolleranti al glutine oppure semplicemente c'è chi desidera aromatizzarla a piacere con l'aggiunta di limone, lime o altro. L’importante, comunque, è avere passione, pazienza e l’utilizzo degli strumenti giusti o, in mancanza di kit appositi, sapere come fare.
Per chi volesse cimentarsi, sul mercato esistono differenti kit nei quali si trova il fermentatore, solitamente in plastica e con capienza di 25 litri (munito di gorgogliatore e di apposito rubinetto sul fondo per aiutarsi con l’imbottigliamento), il densimetro (esistono differenti tipologie di densimetri, tra cui anche quelli digitali), la confezione di malto, il dosatore di zucchero, la tappatrice e i tappi e tutto quel che serve per una perfetta pulizia degli strumenti.
Ricordandosi sempre di utilizzare le più comuni regole in cucina per utilizzare strumenti sempre sterilizzati e piani di lavoro puliti, vediamo quali sono gli step da seguire. Per prima cosa si inserisce la lattina con il malto in un po’ di acqua calda, così da rendere più fluido il contenuto, poi si versa il tutto in una pentola con 2-3 litri d’acqua e dopo aver fatto bollire il tutto per 5 minuti si fa raffreddare il composto a bagnomaria. Dopodiché si aggiunge il lievito secco, si controlla che la temperatura sia sui 20 gradi e si procede con il versamento nel fermentatore, che sarà lasciato dai 4 ai 15 giorni in un luogo buio e dalla temperatura idonea. Dopo essersi assicurati circa la giusta fermentazione si procede con l’imbottigliamento, in questo il rubinetto vi sarà di grande aiuto. Non dimenticare di tappare perfettamente le bottiglie di birra e, se si vuole, di customizzarla con un’etichetta. Un risultato visivamente bello e, speriamo, dal gusto ottimo. Sedetevi e godetevi la vostra prima birra artigianale, senza dover uscire di casa oppure utilizzatela per preparare una perfetta fajitas.
Articolo scritto in collaborazione con Emme3, azienda che propone strumentazione scientifica tecnologicamente avanzata per laboratori chimici.

martedì 15 dicembre 2015

Il food a portata di click

A Milano i prodotti alimentari arrivano a casa in un'ora!
Una nuova sfida  per il colosso Amazon e una nuova opportunità per  chi abita a Milano e nel suo hinterland: Amazon infatti non accenna a fermare le sue mire espansionistiche e conquista definitivamente gli acquirenti milanesi con Prime Now
Questo servizio premium permetterà di ricevere comodamente a casa prodotti alimentari e relativi alla cura della casa e della persona, il tutto in una o due ore.  Non male come idea vero? Sicuramente vi sarà capitato almeno una volta di acquistare qualcosa on line, ma avete mai ordinato derrate alimentari? Personalmente si, soprattutto prodotti che non riesco a reperire facilmente nella mia città. Naturalmente niente che si deperisca rapidamente. Infatti spesso, girando tra i vari blog, ho trovato alcune ricette assolutamente accattivanti ma che prevedevano l'uso di ingredienti che io non riuscivo a trovare nei comuni supermercati della mia città. E quindi dal te inglese aromatizzato alla rosa canina e fiore di ibisco (per accompagnare dei tortini di albumi) a quello aromatizzato al bergamotto (ottimo con una crostata ai fichi), dallo zucchero di canna Muscovado (per realizzare dei muffin alla macedonia) a quello di Guadalupe (per i miei pasticcini dessert), dalla pasta di Gragnano (come gli scialatelli al limone)  ai pistacchi interi di Bronte (per preparare dei biscotti al parmigiano e pistacchi) e ancora dal patè basilico e castagne a quello di melanzane e olive. Insomma ho ordinato per le mie ricette una svariata quantità di prodotti che mi hanno permesso di realizzare ricette molto particolari. Esperienza quindi abbastanza positiva. Voi che esperienza avete invece in merito? Qualcuno potrà obiettare che acquistare on line non è lo stesso di acquistare personalmente un prodotto, in quanto viene meno la valutazione dei nostri "cinque sensi", ma quante volte abbiamo ordinato telefonicamente la spesa dal supermercato? In pratica è la stessa cosa! Con il servizio Prime Now si potrà scegliere tra oltre 15 mila prodotti (nello specifico dei generi alimentari Amazon punta su quelli appunto non deperibili come pasta, bevande alcoliche e analcoliche, snack dolci e salati, caramelle e biscotti, preparati da cucina e da forno) le cui consegne saranno effettuate sette giorni su sette dalle 8 a mezzanotte, a partire da un ordine minimo di 19 euro. La consegna entro due ore è gratuita, mentre invece se si vogliono ricevere i prodotti richiesti nell’arco di un’ora, il costo è di 6,90 euro. 
State pensando a quello che penso io? Non vi è mai arrivato un invito dopo cena dell'ultimo minuto? Stiamo andando incontro alle feste natalizie e può succedere, magari alle otto di sera, quando i negozi sono ormai chiusi e voi non avete nulla da portare con voi. Che fare? Piuttosto che rifiutare, come a volte mi è capitato perchè non è carino presentarsi a mani vuote, ordinate una bottiglia, un panettone e dei cioccolatini. Li ricevete a casa comodamente e  voi dovete dedicarvi solo a farvi belli per la vostra serata!
L’efficienza e la puntualità delle consegne Amazon, la cui impresa movimentazione merci immaginiamo avere un’organizzazione invidiabile, sono senza dubbio il punto di forza del colosso di Bezos. Una cosa è certa: Amazon dall’anno della sua fondazione ad oggi ha totalmente cambiato il modo di acquistare online. E io posso al momento solo sperare che questo servizio venga presto attivato in altre città italiane, compreso la mia!

Articolo scritto in collaborazione con Project Job, azienda specializzata nella fornitura di personale e servizi a Milano, Monza, Como, Lecco, Bergamo e Brescia.

giovedì 26 novembre 2015

Ossobuco di tacchino alla milanese per il Thanksgiving Day

Ossobuco di tacchino alla milanese


Di origini americane o meno, ogni italiano che si rispetti coglie al volo qualsiasi festività e qualsiasi scusa per farsi una bella mangiata. Pranzi e cene infinite, piatti succulenti, il bottone del pantalone slacciato per far spazio anche all’ultimo piatto (dopo i 15 precedenti) e buon vino, brindisi e gioia. Bisogna dire che tutto il mondo è paese e gli americani nel Giorno del Ringraziamento sono identici a noi.

Preparano con cura la tavola, comprano i migliori ingredienti, passano ore e ore in cucina per sfornare piatti perfetti e accolgono amici e parenti condividendo la gratitudine per quel che hanno. Il motivo per cui si festeggia il Thanksgiving Day è rimasto invariato dal 1621, anno in cui i padri pellegrini del Massachussets si riunirono per ringraziare il Signore del ricco raccolto di quell’anno. 

Da quel giorno il quarto giovedì di Novembre il Presidente degli Stati Uniti tiene un discorso, migliaia di cittadini si riuniscono in calde e accoglienti case e centinaia di tacchini vengono riempiti e insaporiti a dovere. Ma perché proprio il povero tacchino è stato scelto come piatto-simbolo di questa festa? Ecco svelato il mistero: secondo la leggenda i padri pellegrini condivisero il raccolto con gli indiani Wampanoag, e mangiarono tacchini in abbondanza.
Inoltre, il tacchino è perfetto come simbolo di condivisione, perchè proprio per questo durante il Giorno del Ringraziamento viene cucinato (anche) per offrirlo ai vicini di casa o a persone meno fortunate. Non solo: la carne del tacchino è poco saporita, quindi la vera sfida è quella di renderla deliziosa. Come? Con il classico ripieno di pane e castagne e la salsa gravy, accompagnandolo con purè di patate, salsa di mirtilli e torta di zucca. 

Messaggio dedicato ai miei lettori di Venezia e dintorni: volete anche voi sentirvi dei veri americani e festeggiare il Thanksgiving Day? Mercoledì 25 Novembre (un giorno prima della Festa del Ringraziamento) potrete farlo in una maniera del tutto particolare, ovvero partecipando al Social Club dedicato alla festa americana presso la scuola inglese Mestre e Venezia Wall Street English. Conversazioni in inglese, brindisi, tacchini: tutto quel che serve per sentirvi dei perfetti americani e, già che ci siete, condividere la gioia per tutto quello che avete. 
Articolo scritto in collaborazione con Wall Street English, scuola d’inglese con centri in tutta Italia e nel mondo.
Se invece non siete lagunari, cucinate con me un perfetto ossobuco di tacchino alla milanese. Così uniamo idealmente l'Italia all'America e almeno una volta l'anno...l'America sarà meno lontana!
Ingredienti: 4 ossobuchi di tacchino alti almeno 4 cm, farina bianca, 50 grammi di burro, un pezzetto di cipolla tritata, un mestolo di brodo, un piccolo pomodoro da salsa (tondo o piccadilli), mezzo bicchiere di vino bianco, sale qb. Per la cosiddetta gremolada: scorza di limone grattugiata, mezzo spicchio di aglio, una acciuga diliscata, prezzemolo tritato. Non fate mancare la gremolata mi raccomando!!
Procedimento: in un tegame o ampia padella imbiondire la cipolla nel burro, unire gli ossobuchi infarinati, e farli rosolare da entrambi i lati. Sfumare con il vino bianco, versarvi il brodo, la polpa di pomodoro grattugiata e fare cuocere a fiamma dolce per almeno mezz'ora, 45 minuti, dipende da quanto alti sono i vostri ossobuchi. Alla fine devono avere un aspetto glassato quindi se durante la cottura avete bisogno di aggiungere un altro poco di brodo aggiungetelo pure. Regolate di sale. 
Servite aggiungendo sopra la carne la gremolada preparata tritando l'acciuga, l'aglio, il prezzemolo e la scorza del limone.  
E buon Thanksgiving a tutti, anche se non siamo Americani ....