L'aneddoto legato a questa ricetta è la storia d'amore della zia Anna (sorella di mia mamma) e dello zio Egidio (genovese DOC).
Durante la seconda guerra mondiale, mio nonno materno (il nonno Totò) appuntato di Pubblica Sicurezza, si dovette spostare con tutta la sua famiglia da Palermo a Lecce. Famiglia composta da una moglie (nonna Gaetana) in attesa della sesta figlia (mia mamma... nata infatti a Lecce in tempo di guerra) e dai figli Anna, Benedetto, Eleonora, Rosalia ed Elena. Nonno Totò, uomo generoso e dal cuore d'oro, si prese a simpatia un giovane soldato genovese, Egidio Casagrande anche lui semplice ed educato, con la nostalgia per la sua Genova e la sua famiglia. Lo accolse allora nella sua di famiglia per farlo sentire meno solo e a casa...Fu così che conobbe Anna, la più grande delle figlie allora quattordicenne...
Finita la guerra, circa cinque anni dopo, prima di tornare ognuno nella propria città Egidio si dichiarò ad Anna e si lasciarono con la promessa di sposarsi non appena possibile...Ecco una foto che Anna spedì da Palermo al suo Egidio...(quella bimba piccolina accanto ad Anna è la mia mamma...)
(Per il mio Egidio con grande amore Anna - Con tristezza nel cuore la ritorno alla mia cara Anna - Egidio) Questa la dedica dietro la foto...
Dopo pochi anni il 9 aprile 1949, nella chiesa di San Lorenzo Colli a Palermo coronano il loro sogno d'amore.
Ecco la famiglia al gran completo, in alto: Zio Benedetto, Zia Rosy, nonno Totò, zio Egidio, nonna Gaetana, zia Eleonora, zia Elena. In basso la mia mamma (con i fiori in mano) la zia Anna e....mio papà....
Ecco la famiglia al gran completo, in alto: Zio Benedetto, Zia Rosy, nonno Totò, zio Egidio, nonna Gaetana, zia Eleonora, zia Elena. In basso la mia mamma (con i fiori in mano) la zia Anna e....mio papà....
Fu così che la zia Anna, con molto coraggio, lasciò Palermo e la sua famiglia d'origine per formare la sua famiglia a Genova con il suo Egidio. Nacquero Rosa Gaetana e Angelo Salvatore ...i miei cugini anch'essi sposati (rispettivamente con Lillo e Maria Grazia) e con figli (Alessio e Giulia)...insomma ormai una parte importante della mia famiglia abita a Genova....volete che non abbia la ricetta originale delle trenette con il pesto????
:-)
Mia mamma me l'ha tramandata con dosi assolutamente ad occhio ma io ho chiesto a mia cugina Maria Grazia le dosi originali... ed è qui che entra in scena il "pizzino" con la ricetta (ossia...l'appunto scritto a mano)
Per quattro persone: 250 grammi di foglie di basilico, 2 spicchi d'aglio privati dell'anima interna, 100 grammi di parmigiano grattugiato (oppure 50 parmigiano e 50 pecorino sardo per chi ama il sapore più forte), 20 grammi di pinoli, olio e sale qb.
Procedimento: se volete seguire il procedimento all'antica bisognerebbe pestare tutto nel mortaio...ma è più pratico ormai usare il frullatore. Iniziare inserendo i pinoli, l'aglio e il formaggio e l'olio extravergine d'oliva a poco a poco e prima che diventi una poltiglia inserire a poco a poco le foglie di basilico e il sale. Mettere il pesto dentro dei barattolini pressando bene e coprendo con altro olio...
Adesso che il pesto è pronto non rimane che far cuocere le trenette in abbondante acqua salata e con una patata grattugiata dentro (oppure tagliata a fettine), scolarla ma non troppo e condirla con il pesto...
:-)
Mia mamma me l'ha tramandata con dosi assolutamente ad occhio ma io ho chiesto a mia cugina Maria Grazia le dosi originali... ed è qui che entra in scena il "pizzino" con la ricetta (ossia...l'appunto scritto a mano)
Per quattro persone: 250 grammi di foglie di basilico, 2 spicchi d'aglio privati dell'anima interna, 100 grammi di parmigiano grattugiato (oppure 50 parmigiano e 50 pecorino sardo per chi ama il sapore più forte), 20 grammi di pinoli, olio e sale qb.
Procedimento: se volete seguire il procedimento all'antica bisognerebbe pestare tutto nel mortaio...ma è più pratico ormai usare il frullatore. Iniziare inserendo i pinoli, l'aglio e il formaggio e l'olio extravergine d'oliva a poco a poco e prima che diventi una poltiglia inserire a poco a poco le foglie di basilico e il sale. Mettere il pesto dentro dei barattolini pressando bene e coprendo con altro olio...
Adesso che il pesto è pronto non rimane che far cuocere le trenette in abbondante acqua salata e con una patata grattugiata dentro (oppure tagliata a fettine), scolarla ma non troppo e condirla con il pesto...
Questo è fra i migliori piatti estivi che possiamo gustare...Infine un grazie a Maria Grazia che mi ha fornito la ricetta con le dosi precise e alla mia mamma che mi ha raccontato la storia della zia Anna e dello zio Egidio che non ci sono più ma che rivivono ogni istante attraverso i racconti e le foto che custodisco gelosamente in un album di famiglia!!!
12 commenti:
Che bella storia d'amore dietro un buon vasetto di pesto! E comunque da buona ligure anche io con il pesto di solito vado ad occhio ;)!
Ciao!
che bellissima storia :)
Una bella storia. Non ho capito però una cosa: come mai al matrimonio c'è la mamma e anche il tuo papà? Era già destino che anche la loro storia facesse parte di qella della zia?
ed io approfitto per copiarmi la tua ricetta originale ;-)
bel racconto e belle foto!!1 quasi commoventi!
Ciao Elena, dolcissima la storia di questo amore a distanza, e davvero coraggiosa tua zia a lasciare tutto per seguire il suo amore!
E con una storia così, non poteva che starci il pesto tramandato dalla mamma. Semplicemente buonissimo!
baci baci
Sono senza parole! La storia della tua famiglia è commovente...le fotografie sono bellissime e che dire della ricetta... Vado pazza per il pesto genovese!!! L'ho mangiato per la prima volta a Genova. Sono stata lì 3 giorni. A pranzo e a cena mangiavo qualsiasi piatto avesse il pesto.
Quando le mie piante di basilico sono pronte (già adesso) faccio il pesto una volta alla settimana.
Ho fatto sempre ad occhio, ma la prossima volta seguirò la tua pensando alla bellissima storia che ci hai raccontato.
Grazie infinite per avermi dato la ricetta! :)
Allungheremmo volentieri la scadenza perchè sono improvvisamente sovraccarica di lavoro per un mese, tant'è che riesco a risponderti solo ora, ed è molto tardi, tuttavia non vorremmo creare "disagi". Ci dormiamo sopra... e ne parliamo anche con i fotografi che giudicheranno le vostre fotografie.
Grazie ancora per il bellissimo post!
Bellissima la storai d'amore dei tuoi zii...le trenette con il pesto sono una bontà unica ciao Luisa
Quanta poesia, in un semplice volersi bene. Storia bellissima che riempie il cuore.
Brava.
che bello questo post in cui hai unito la poesia al nostro oro verde (il pesto - son genovese doc :-) ).
complimenti per il blog, lo metto subito tra i miei preferiti!
ciao Elena! Anch'io ieri ho letto molto volentieri questa vostra storia, davvero bella e commovente (ahhh! l'amore vero)
Mi è piaciuta e.. sai che somigli alla tua zietta? al primo aguardo potrebbe esser tua mamma;)
siete molto belle
Buongiorno Elena!
La raccolta delle ricette del concorso "Mi dai la ricetta?" è pronta. Se vuoi puoi scaricarla qui:
http://spelucchino.blogspot.com/2011/06/raccolta-del-condorso-mi-dai-la-ricetta.html
Grazie ancora per la ricetta... tra poco inizia la produzione di pesto per l'inverno e naturalmente seguo le tue dosi e indicazioni!
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