Se siete stati in Sicilia avete sicuramente gustato la granita accompagnata da una bella brioche con il tuppo. Il tuppo è il cocuzzolo che ricorda molto l'acconciatura delle donne, lo chignon, che in Sicilia chiamiamo appunto "tuppo". Non mi ero mai cimentata nella preparazione delle brioches perchè come potete ben capire, da noi si trovano abbastanza facilmente. Ma con la quarantena forzata è tutto cambiato. Quale ghiotta occasione quindi per imparare a farle in casa? La ricetta è di Andrea Matranga, brillante chef siciliano, che in queste settimane non ha fatto mancare su facebook delle spassosissime dirette per cucinare insieme a lui.
Io qui vi scrivo per comodità la ricetta ma per farle a regola d'arte occorre vedere il suo video, soprattutto perchè spiega bene come impastarle e come fare la pirlatura.
Ingredienti: 500 grammi di farina 0, 80 grammi di zucchero, 8 grammi di lievito di birra disidratato, 2 uova, circa 200 ml di latte, 4 grammi di sale, scorza di limone non trattato (oppure un cucchiaino di estratto di vaniglia) e 100 grammi di strutto.
Procedimento: in planetaria unire le uova con lo zucchero e il lievito e miscelare per bene con la frusta, sostituire la frusta con il gancio e aggiungere quindi in un colpo solo la farina, la scorza del limone (o la vaniglia) il sale e il latte a poco a poco. Aggiungere lo strutto a cucchiaiate ma prima di aggiungere la successiva attendere che sia ben incorporata la precedente. Impastare almeno 10 minuti fino a incordatura. Porre l'impasto in una spianatoria con un po' di farina, piegare un paio di volte su se stessa e mettere a riposare in luogo riparato e con la pellicola fino al raddoppio, meglio ancora se triplica!
A questo punto, dopo che l'impasto è lievitato, riporlo nuovamente su un piano infarinato e ricavare 10 pezzetti di impasto da circa 85 grammi e altri 10 pezzetti di circa 15 grammi per il tuppo. In totale ne verranno 10. Effettuare ancora delle pieghe per ogni pezzetto e successivamente, con un po' di praticità, occorre fare roteare l'impasto su se stesso sotto il palmo della mano, tra il pollice e il mignolo, sopra un ripiano non infarinato. Questa è la cosiddetta pirlatura, fondamentale per la riuscita delle brioches, quindi se non l'avete mai fatta occorre che andate a vedere il video perchè Andrea lo spiega benissimo. Porre man mano l'impasto su una teglia rivestita di carta forno, effettuare anche la pirlatura del tuppo e unire i due impasti: create una pressione al centro della brioche e adagiate la pallina. Mettere a lievitare fino al raddoppio, dentro al forno con luce accesa e sotto un recipiente con acqua calda.
Al raddoppio, uscire la teglia dal forno, accenderlo e portarlo a 160° ventilato. Nel mentre spennellate delicatamente le brioches con un tuorlo battuto insieme a un cucchiaio di latte. Appena il forno arriva a temperatura alzare a 180° e cuocere per circa 10 minuti. Fare raffreddare le brioches su una gratella.
Che dire? Il risultato è stato superiore alle mie aspettative, ma non perche non mi fidassi di Andrea, ma semplicemente perchè non credevo potessero riuscirmi così bene! Troppo buone per essere vero!