lunedì 23 dicembre 2013

Boulgour (o Bulghur) con verdure e ceci

Sempre pronta a sperimentare nuovi ingredienti e nuove ricette, soprattutto se non italiane, mi è capitato di trovare tra gli scaffali di un buon e fornito supermercato un pacco di Bourgoul, frumento di grano integrale utilizzato in medioriente in tantissime preparazioni, soprattutto usato per il rinomato e devo dire ormai inflazionato taboulè di verdure. O comunque quello che noi crediamo essere taboulè perchè in realtà siamo abituati a chiamare taboulè una semplice insalata di couscous con verdure....ma questa è un'altra storia.
 
Ingredienti per due: 150 grammi di bulghur precotto, verdure grigliate miste (peperone, zucchina e melanzana), due cucchiai di ceci precotti (in alternativa fagioli cannellini), olive nere dolci, il succo di mezzo limone, basilico, olio extravergine d'oliva.
Preparazione: mettere in ammollo in acqua a temperatura ambiente il boulgour precotto per circa trenta minuti. Questo passaggio serve per reidratarlo. Nel mentre preparate le verdure grigliate. Scolate quindi il grano e cuocetelo in acqua leggermente salata per circa 15 minuti tenuto conto che occorre sempre il doppio di acqua del suo peso (per 150 grammi di bulgur quindi 300 grammi di acqua). Cuocete, spegnete soltanto appena tutta l'acqua sarà asciugata. Infine fate riposare coperto per circa 10 minuti.

Condite con le verdure grigliate, i ceci sciacquati, le olive, l'olio extravergine d'oliva e il succo di limone. Mangiate freddo o a temperatura ambiente.
Io l'ho trovato buonissimo

martedì 17 dicembre 2013

Pasta con tonno e pesto di castagne e basilico

E' tardi...che si prepara oggi? Quasi sempre si "afferra" una scatoletta di tonno e si prepara la pasta...Si, ma questa volta ho voglia di qualcosa di diverso, niente pomodorini ...in bianco e con un pesto originalissimo e molto particolare: il pesto di castagne e basilico. E ancora una volta l'ingrediente fondamentale è la fantasia! 

Ingredienti per due: 180 grammi di spaghetti, una scatoletta di tonno da 160 grammi, uno spicchio di aglio, un poco di vino bianco, olio extravergine d'oliva, sale, pepe, prezzemolo, un cucchiaio abbondante di pesto al basilico e castagne o comprato o fatto da noi (in questo caso una ventina di foglie di basilico, 10 castagne, 25 grammi di pinoli (o mandorle) e olio extravergine q.b.)

Procedimento: se non avete il pesto pronto preparatelo facendo bollire le castagne con tutta la buccia almeno mezz'ora, spellatele e sbriciolate la polpa. Unite il basilico, i pinoli, l'olio  e mixate brevemente fino a ottenere un pesto grossolano. Tenete da parte. In una padella ampia fate rosolare l'aglio in olio extravergine d'oliva, toglietelo e aggiungete la scatoletta di tonno sgocciolata, sfumate con il vino bianco e con un cucchiaio di legno sfaldate i pezzetti di tonno. Cuocete a fiamma bassa per pochi minuti. Regolate di sale e pepe. A fiamma spenta aggiungete il pesto e scioglietelo con mezzo mestolino di acqua di cottura della pasta. Appena la pasta è ben al dente mantecate e servite con una spolverata di prezzemolo tritato.


mercoledì 11 dicembre 2013

Fagottini di sfoglia con crudo e asparagi

Non è periodo di asparagi, diciamolo subito, ma vero è che esistono quelli congelati e che una volta tanto vanno pure bene per togliersi un capriccio. Ci tenevo a postare questa ricetta per dare un'idea a chi cerca qualche cosa di nuovo da portare in tavola per le feste imminenti e che si potesse naturalmente preparare in anticipo per poi servirlo a temperatura ambiente o con una leggera scaldata.
 
Ingredienti: tre asparagi per fagottino, rotolo di pasta sfoglia (quadrata), una fetta di prosciutto crudo per ogni fagottino, stracchino (facoltativo), uovo per pennellare la superficie
Procedimento: sbollentare gli asparagi in acqua salata e disporli in una pirofila per farli asciugare per bene.

Tagliare delle striscie larghe di sfoglia, stendere una fetta di prosciutto crudo, facoltativo ma altamente consigliabile spalmare uno strato di stracchino, porre tre asparagi per fagottino e arrotolare la sfoglia. Pennellare con uovo battuto e cuocere in forno caldo a 180 gradi fono a doratura della sfoglia

Servire caldi, appena scaldati o a temperatura ambiente, sono buoni in ogni versione!


martedì 3 dicembre 2013

Biscotti di san Martino con lievito madre

Per il mio post n. 500 ci vuole una ricetta davvero speciale....e non poteva che essere una ricetta della tradizione siciliana: i biscotti di San Martino con la ricotta.
San Martino, ovvero l'11 novembre, è trascorso da un po'. Questi biscotti, chiamati appunto biscotti di San Martino non possono mancare nelle tavole dei siciliani. Il loro profumo inebria e inonda tutta la casa, il sapore è un giusto equilibrio tra ricotta, anice e cannella. E che importa se la festa è trascorsa da quasi un mese, val la pena di prepararli anche adesso che abbiamo il Natale alle porte. Per la ricetta che mi ha immediatamente conquistata devo ringraziare Mela Zenzero maestra in lunghe lievitazioni e "pacinziusa" ...basta vedere i pandori che sforna ultimamente e chissà che non mi convinca anche questa volta...

Ingredienti: 380 grammi di farina 00, 120 grammi di lievito madre, 120 grammi di zucchero di canna, acqua q.b., 60 grammi di strutto, 1 cucchiaio di semi di anice, 1 cucchiaio di cannella in polvere, un pizzico di sale.
Per la crema di ricotta: 400 grammi di ricotta di pecora, 100 grammi di zucchero.
Per la bagna: 100 grammi di acqua calda, 60 grammi di zucchero, 30 grammi di liquore  (Mela utilizza il moscato, io non l'avevo e ho utilizzato un liquore alla cannella)
Procedimento: In planetaria o impastatrice versate la farina, lo zucchero, il sale, il lievito madre a pezzetti, i semi di anice, la cannella e lo strutto e impastate il tutto a bassa velocità aggiungendo acqua tiepida a filo fino a ottenere un impasto elastico e lucido. Ponetelo in un recipiente (possibilmente alto e stretto) e aspettate fino al raddoppio (circa 12 ore). Io ho impastato alle 21.00 e ripreso l'indomani mattina alle nove

Sempre la sera prima ponete la ricotta su un colino e lasciatela gocciolare e asciugare per bene. L'indomani prendete il vostro impasto, ponetelo su una spianatoia, allungatelo con le mani come a volere ottenere un quadrato e ripiegate i lembi verso il centro. Adesso avrete un rettangolo, ripiegate nuovamente i lembi (la parte stretta) verso il centro. Arrotondate nuovamente a palla e fate lievitare, più che lievitare fate riposare, circa trenta minuti. Riprendete l'impasto, tagliate la pasta in bastocini lunghi 10 cm circa (i miei pesavano tutti cinquanta grammi) e aiutandovi con le dita formate delle chiocciole che porrete sulla piastra del forno ricoperta con carta forno.



Ponete quindi dentro il forno spento ma con la luce accesa per circa quattro ore (dipende quanto è forte il vostro lievito madre, a me sono bastate quattro ore per vedere già la lievitazione raddoppiata)


Non rimane che infornarli a 200° (forno già caldo) per circa 20/25 minuti. Attezione che non devono biscottarsi ma rimanere morbidi per essere poi tagliati

Nel mentre che si raffreddano preparate la crema di ricotta miscelando alla ricotta lo zucchero. Tagliare i biscotti freddi a metà, sbagnarli con la bagna di acqua, zucchero e liquore e riempite generosamente di ricotta. Spolverate con zucchero a velo e se siete virtuosi aspettate l'indomani, o almeno un paio di ore prima di assaggiarli, quando i sapori si saranno amalgamati tra di loro. Se non siete virtuosi come me.....addentate questa delizia assoluta.

P.S.
Se volete la versione biscottata "salvate" qualche biscotto che andrà infornato una prima volta a 200° per circa 15 minuti.  Una volta raffreddato andrà infornato nuovamente ma a 160° per altri 15 minuti. Poi fatto raffreddare infornato ancora una volta a 150 gradi° per altri 10 minuti. Quest'ultima volta, per evitare che si scuriscano troppo lasciate lo sportello del forno un poco aperto

sabato 30 novembre 2013

Come rinfrescare il lievito madre: foto passo passo

Certa di fare cosa gradita a chi si avvicina per la prima volta al magico mondo del lievito madre, in questo post ho deciso di farvi vedere tutti i passaggi per effettuare il rinfresco. Non vi dirò quindi come iniziare il lievito madre. Innanzitutto perchè se navigate su internet trovate parecchi link su come avviarlo, poi perchè la cosa migliore è trovare qualcuno che ve ne omaggia un pezzo del suo, bello pronto e arzillo... come fece con me cinque anni fa Antonella. Quindi, se avete tra le mani un pezzo di lievito madre da rinfrescare procedete così:
1) prenderlo dal frigorifero (da dove riposava beatamente dentro una ciotola e coperto semplicemente con un piatto) e tenerlo a temperatura ambiente: 1 ora (se c'è freddo) o mezz'ora (in caso di temperature estive)

2) togliere eventuali croste e pesarlo. Aggiungete metà del suo peso di acqua a temperatura ambiente (es: se pesa 100 grammi aggiungetene 50 grammi) e formare una pastella rigirando con un cucchiaio di legno e sciogliendolo il più possibile.

3) aggiungere lo stesso peso di farina manitoba oppure 0 (quindi nel nostro esempio pesava 100 grammi e aggiungiamo 100 grammi) e  impastiamo dapprima sempre con il cucchiaio, poi passiamo su una spianatoia e continuiamo a mano, la parte più bella e rilassante del rinfresco...

Guardate il video che mi sono girata da sola, con non poche difficoltà...e scoprirete quanto è bello impastare con le mani...io non finirei più... E' un antistress naturale...

 

4) Porre il panetto ottenuto in una ciotola e incidere una croce per permettersi di aprirsi per bene e quindi di lievitare meglio. Se il vostro lievito è in buone condizioni la croce avrà più o meno questo aspetto 

5) Coprire con uno strofinaccio e porre in luogo riparato per tre ore. Trascorso questo tempo il lievito è raddoppiato e avrà questo aspetto. Potete usarlo per le vostre ricette ricordandovi di porre sempre una dose nel frigo coperto da un piatto

Qualche suggerimento:
1) il lievito va rinfrescato almeno una volta a settimana. Se facciamo trascorrere più giorni bisognerà fare un paio di rinfreschi ravvicinati per riportarlo in "buona salute". Quindi vi suggerisco di rinfrescarlo lo stesso anche se non dovete utilizzarlo...
2) Io quando rinfresco formo già due panetti: uno da mettere in frigo, l'altro da usare.
3) Potete anche tenerlo fuori dal frigorifero ma poi dovete rinfrescarlo ogni due giorni perchè, mentre nel frigo grazie alla bassa temperatura i lieviti si addormentano, se lo lasciate fuori dal frigo continuano a lievitare e poi muoino.
4) quando il vostro lievito è ben attivo vi consiglio di congelarvene un pezzetto (subito dopo il rinfresco ma prima della lievitazione delle tre ore) ben chiuso in un sacchetto per alimenti. Può capitare che per lunghi periodi siamo impossibilitati a rinfrescare e quindi buttare quello che teniamo in frigo: in questo caso ne abbiamo un pezzetto di riserva. Per utilizzarlo fatelo scongelare completamente a temperatura ambiente e procedete al rinfreco per cinque giorni consecutivi...abbiate fiducia...risorgerà a poco a poco...
Per altri dubbi scrivetemi pure.

giovedì 28 novembre 2013

Metti un celiaco a cena: gara di torte solidali

Già, metti un celiaco a cena...la prima cosa che mi viene è solo una gran confusione, e si perchè non saprei da dove cominciare, quali accorgimenti avere e quali ingredienti esattamente scegliere. Che menù potere realizzare per chi ha l'intolleranza al glutine ce lo suggerisce la super super Stefania di Cardamomo & Co. nel suo libro "Metti un celiaco a cena". E siccome Stefania è davvero super ha deciso di destinare i proventi di questo libro in beneficenza a una onlus....quale sarete voi a sceglierla. Come? Semplice, grazie a una gara di "torte solidali" alla quale parteciperò anche io ....vi inoltro l'invito...vi aspetto in tanti...


sabato 23 novembre 2013

Panino con la milza (street food palermitano) ovvero pani ca' meusa...

Soltanto per chi ha lo stomaco forte...e si perchè questo, che è il panino principe della gastronomia da strada palermitana, è praticamente condito con milza e polmone di vitello cotti nella sugna e conditi con caciocavallo.....siete pronti per gustare questa prelibatezza....?
 
Ingredienti per la versione "schietto" (celibe, solo): milza e polmone di vitello misti, sugna, limone, caciocavallo grattugiato a fili, sale, pepe, una focaccina tonda con sesamo.
Ingredienti per la versione "maritato" (sposato): aggiungere ai sopra elencati ingredienti della ricotta di pecora

Procedimento:In una ampia padella sciogliere la sugna e cuocere i pezzi di milza e polmone tagliati a fettine molto sottili. Rigirarli per un paio di minuti nella sugna caldissima, scolarli (ma soltanto un poco) della sugna in eccesso e condire la focaccina regolando di sale, pepe, e condendo con caciocavallo stagionato grattugiato a fili e una bella spruzzata di limone

Per chi vuole osare ancora di più aggiunga della ricotta di pecora freschissima e otterrà la versione maritata
 
Una piccola curiosità...se venite a Palermo e avete voglia di assaggiare questa autentica specialità della nostra gastronomia chiedetelo pronunciandolo così: "pani ca mievusa..."

mercoledì 20 novembre 2013

Girandole con marmellata di mele cotogne fatta in casa

Ricordate le Joulutorttu? Il dolce natalizio finlandese con la marmellata di prugne? Ho voluto replicare queste allegre girandole ma utilizzando la marmellata di cotogne che mi ha regalato una cara amica, vicina di casa di mia suocera: una marmellata di mele cotogne, adattissima per realizzare questo dolce perchè molto compatta.
 
Ingredienti marmellata di cotogne: 1 chilo di mele (solo polpa cotta), 600 grammi di zucchero. 1 rotolo di pasta sfoglia pronta quadrata, latte per spennellare le girandole, smarties per decorare e zucchero a velo
Procedimento marmellata: pulire sotto l'acqua corrente le mele e mettetele a bollire intere in abbondante acqua. Appena le sentite morbide (infilzatele con uno spiedo) scolatele, fatele raffreddare e pulitele prendendo solo la polpa. Porre in una pentola insieme allo zucchero e cuocere per circa 45 minuti a fiamma dolce e rigirando con un cucchiaio di legno. Porre la marmellata ottenuta in vasi sterilizzati e caldi, tappare e mettere sottosopra fino a ottenere il sotto vuoto. Ho letto che a volte la marmellata di cotogne viene aromatizzata con vanillina durante la cottura. A me piace così...al naturale.
Adesso formiamo le girandole e invece di spiegarvelo vi faccio vedere il procedimento. Cliccate sulla foto per ingrandirla

Chiaro vero? Ponete su carta forno, pennellate con latte e fissate con lo smarties la parte centrale

Infornate a 180 gradi per una decina di minuti e appena fredde spolverizzate lo zucchero a velo.


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domenica 17 novembre 2013

Natale Giunta e due ricette Born in Sicily

Il 14 novembre scorso nell'incantevole cornice del Castello a Mare di Palermo, alla presenza di una rappresentanza delle foodblogger palermitane e dello chef Natale Giunta, è stato presentato dall'Assessore per le Risorse Agricole e Alimentari, Dario Cartabellotta,  il progetto Born in Sicily il cui obiettivo è quello di diffondere il concetto che cucinare cibo siciliano significa principalmente cucinare con ingredienti al cento per cento prodotti della nostra Isola. A fine post troverete una nutrita rassegna stampa sull'evento e una gallery fotografica, mentre invece in questo post voglio condividere con voi due ricette di Natale Giunta che bene riassumono il senso del progetto: un menu a km zero. E a proposito di Natale Giunta e foodblogger... che emozione .....


Macco di fave di Leonforte con Crostini di pane di Castelvetrano


Ingredienti: 500 gr. di fave secche di Leonforte, 1 cipolla, un mazzo di finocchietto selvatico, sale e pepe, olio d’oliva, pane nero di Castelvetrano.
Procedimento: Mettete a bagno la sera prima le fave secche sbucciate. In una pentola di coccio fate rosolare nell’olio la cipolla tritata e poi aggiungete le fave e l’acqua (il doppio del volume delle fave). Fate cuocere almeno 3 ore girando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quindi salate e pepate e unite il finocchio selvatico precedentemente lessato e tritato. Condite con olio d'oliva e con crostini di pane di Castelvetrano precedentemente tostati. (fonte)

Risotto zucca rossa, ragusano e decotto di carruba


Ingredienti:  400 gr di polpa di zucca rossa, 200 gr. ragusano , 320 gr. Rrso carnaroli, 1 scalogno, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, sale q.b., pepe macinato q.b, un pizzico di noce moscata, vino bianco 1 bicchiere, olio oliva extra vergine qb, decotto di carruba gr 50, semi di zucca
Procedimento: Per preparare il risotto alla zucca e ragusano tagliate la zucca a fettine, sbucciatela e riducetela a cubetti quindi mettetela a lessare in un litro di acqua salata .Quando la zucca sarà cotta scolatela per bene conservate l’acqua di cottura che servirà per bagnare il risotto, e riducetela ad una purea con il mixer. Mettete in un tegame piuttosto capiente la cipolla tritata e lasciate rosolare per qualche minuto; versate il riso e sfumate con il vino bianco e lasciate cuocere finché il vino non sarà evaporato. Aggiungete quindi un mestolo di liquido di cottura della zucca e successivamente la purea di zucca Continuate la cottura del riso e cinque minuti prima del termine, versate il cacio cavallo. Prima di servire il risotto alla zucca fatelo riposare qualche minuto, finite con decotto di carrube e semi di zucca. (fonte)
Rassegna stampa dell'evento
Adesso fotogallery della serata
Food blogger nelle cucine del Sailem





Natale Giunta e Assessore Cartabellotta, quest'ultimo molto interessato alla ricetta del macco di fave di Leonforte

Alcuni momenti della conferenza stampa di presentazione del progetto Born in Sicily e del decreto legge regionale collegato

E qualche momento del cooking show, serata che si è conclusa con la degustazione di piatti tutti rigorosamente a chilometro zero






Presente alla serata anche il comico Sasà Salvaggio che ha tentato con discreto successo di ripetere la ricetta delle uova al tartufo, sotto l'attendo sguardo ma divertito dello chef Natale Giunta 



Infine uno scorcio del suggestivo locale che ci ha ospitati




 IO STO CON BORN IN SICILY