giovedì 30 ottobre 2008
Tradizioni siciliane: la frutta di martorana
sabato 25 ottobre 2008
Cozze gratinate e zuppa di cozze
P.S.
Ho omesso volutamente nelle due ricette il sale in quanto la cozza fresca è già salata di suo. Eventualmente, secondo i gusti, aggiustare con un pizzico di sale ma, se volete un consiglio, prima assaggiatele!!!
mercoledì 22 ottobre 2008
Pilaf di riso basmati con pollo in salsa d'arancia
Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Ricette dal mondo" curata da Laura del blog "I dolci di Laura" come cucina orientale.
Crostata di mele e albicocche
Con questa crostata partecipo alla raccolta di ricette delle torte con le mele indetta dal blog Essenza di Vaniglia.
lunedì 20 ottobre 2008
L'angolo di Patrizia: i mostruosi biscotti di Halloween
Gli scherzi, stavolta, son giustificati / le risa e i lazzi perfino aumentati. »
(Ray Bradbury, L'albero di Halloween, XIX secolo) |
MOSTRUOSAMENTE DOLCE!
ECCOMI! ECCOMI! SON TORNATA!
GRAZIE ALLA MIA CUGINETTA, HO MODO DI CONDIVIDERE IN MODO CREATIVO E DIVERTENTE LA MIA PICCOLA PASSIONE PER FORNO E FORNELLO!
CHE VI DICEVO CIRCA LA MIA RICETTA DELLA CASSATA? LA BASE E OTTIMA ANCHE PER BUONISSIMI BISCOTTI. NON MI CREDEVATE??
ECCOVENE LA PROVA!
SOLO CHE PRIMA DOVETE FARVI UNA PASSEGGIATA IN EDICOLA, NE VALE LA PENA! SOPRATTUTTO VOI MAMME! BASTA ANDARE IN EDICOLA SOLO PER BUSTINE DI GORMITI E CUCCIOLI CERCAMICI PER I VOSTRI PICCOLI. SPENDETE BENE 4.99 EURO PER VOI. COMPRATE IL MENSILE PI’ DOLCI CHE VI REGALA DELIZIOSE FORMINE: L'ACQUISTO E ANCHE PER LORO IN REALTA', ED INIZIATE UNA BELLA TRADIZIONE DI FAMIGLIA : I MOSTRUOSI BISCOTTI DI HALLOWEEN.
COSA C'E' DI PI’ BELLO DI UNA TRADIZIONE DI FAMIGLIA? INIZIARE ORA QUALCOSA CHE I VOSTRI BIMBI VI CHIEDERANNO DI RIPETERE OGNI ANNO, FINO AL GIORNO IN CUI NE PARLERANNO A SUA VOLTA AI LORO FIGLI?
IO NON HO USATO LA RICETTA DELLA RIVISTA PERO', NEPPURE PER I DECORI.
A NATALE FAREMO I GINGERBREAD, MA ADESSO PRONTI VIA: FANTASMINI, ZUCCHE, GATTI NERI E PIPISTRELLI!!!!!!
450 GR FARINA, 150 GR BURRO AMMO
RBIDITO, 150 ZUCCHERO,
135 LATTE, 1 BUSTINA DI VANIGLIA, 1/2
BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI.
PER LA GLASSA:
300 GR ZUCCHERO A VELO – 2 ALBUMI – GOCCE
DI LIMONE – COLORI PER ALIMENTI.
PREPARATE LA FROLLA CHE FARETE RIPOSARE IN FRIGO ALMENO 15 MIN. STENDETELA NON TROPPO SOTTILE E RICAVATENE LE MOSTRUOSE FORME. NELLA TEGLIA, CON CARTA FORNO, DISTANZIATELI PERCHE' ALTRIMENTI CUOCENDO E GONFIANDO, TENDONO A RIAVVICINARSI ED UNIRSI. INFORNATE A 180° PER 10-15 MIN: MEGLIO MANTENERLI PIUTTOSTO DORATI E MORBIDI.
MENTRE LORO RAFFREDDANO, PREPARATE LA GLASSA, MONTANDO CON LE FRUSTE ELETTRICHE ALBUMI, ZUCCHERO E GOCCINE DI LIMONE. SUDDIVIDETELA IN BICCHIERI DI CARTA E COLORATELA CON COLORI ALIMENTARI (ARANCIO, VIOLA, NERO, VERDE O COME MEGLIO PREFERITE!).
SPALMATE LA GLASSA COLORATA SULLA SUPERFICE DEL BISCOTTO COME FOSSE NUTELLA CON UN COLTELLO O UNA SPATOLINA.
CON UNA SIRINGA PER DOLCI (PUNTA SOTTILE) O UN CONETTO DI CARTA FORNO DISEGNATE I DETTAGLI.
FATE RAPPRENDERE LA DECORAZIONE….E DITEMI SE NON SONO MOSTRUOSAMENTE DELIZIOSI!!!
BUONA MERENDA
sabato 18 ottobre 2008
Cassata siciliana al forno
Cassatine al forno
giovedì 16 ottobre 2008
Spaghetti con pesto di pomodori secchi
mercoledì 15 ottobre 2008
Tortino di melanzane
lunedì 13 ottobre 2008
Polpette con piselli e fonduta di taleggio
domenica 12 ottobre 2008
Cronache di gusto...
Un profitterol
da guinness,
o quasi
giovedì 9 ottobre 2008
Tradizioni siciliane: la pasta con le sarde
‘A PASTA CHI SARDI
Finuccheddu di muntagna crisciutu ‘n’natura
e poi ci coci la pasta ni’ l’acqua di cuttura
e pi’ li balatara cchiù fini
hannu a essiri sulu maccarruncini.
Passulina e pignoli e ‘na cipudda ‘ngranciata
anticchia ‘i zafaranu e ‘na sarda salata,
l’ogghiu sempri ginirusu
arriminari spissu senza essiri lagnusu.
Poi ‘na manata di sardi frischi e argintati
e dintra la conza vannu ‘mmiscati,
senza spini e allinguati
vasinnò si pò moriri affucati.
La pasta avi ‘a ristari ‘ngridda,
ca’ mentri la manci sata comu n’ancidda
ca’ sulu a talialla è un veru priu
e poi a mancialla iu m’arricriu.
Tu, nun po’ capiri si nun l’ha’ tastatu mai,
ma si la manci, ti fa scurdari i guai.
LA PASTA CON LE SARDE
Finocchietto di montagna cresciuto in natura
e poi ci cuoci la pasta nell’acqua di cottura
e per i palati più delicati
devono essere solo maccheroncini.
Uva passa e pinoli e una cipolla arrosolata,
un po’ di zafferano e un’acciuga salata,
l’olio sempre generoso
mescolare spesso senza essere inoperoso.
Poi un manciata di sarde fresche e argentate
e dentro il condimento vanno unite,
senza spine e diliscate
altrimenti si può morire affogati.
La pasta deve rimanere al dente,
che mentre la mangi salta come un’anguilla
e solo a guardarla è un vero piacere
e poi a mangiarla è una soddisfazione.
Tu, non puoi capire se non l’hai assaggiata mai,
ma se la mangi, ti fa scordare i guai.
INGREDIENTI E PREPARAZIONE
Per cinque o sei persone: 500 g di sarde fresche, 500 g di bucatini, 500 g di finocchietti di montagna, 2 cipolle medie o 1 cipolla piuttosto grossa, 3 acciughe salate, 50 g di uva passolina e altrettanti di pinoli, una bustina di zafferano, olio, sale e pepe
Lessare per una ventina di minuti i finocchietti in tanta acqua salata, quanta ne servirà poi per la pasta (4 litri per 500 g), scolarli e tritarli. Tenere da parte l’acqua. In un tegame, scottare le sarde pulite in 1 dl d’olio extravergine d’oliva (un minuto per lato), scolarle e riservarle. Mettere a soffriggere nello stesso tegame le cipolle finemente affettate fino a leggerissima coloritura e unire quindi i finocchietti, le sarde, l’uva passolina, i pinoli, sale e pepe. Cuocere a fuoco basso, mescolando, per amalgamare la salsa. Dopo una ventina di minuti, unire le acciughe che sono state dissalate, lavate, asciugate e infine sciolte in un tegamino con un cucchiaio d’olio caldo. In alternativa usate le più pratiche acciughe sott'olio. Cuocere ancora per 15 minuti, sempre mescolando e unire quindi una bustina di zafferano, sciolto in un cucchiaio dell’acqua di cottura dei finocchietti.
Due curiosità in merito alla preparazione. Chi ha memoria della guerra e non poteva permettersi di comprare tutti gli ingredienti, racconta che al posto del costosissimo e introvabile zafferano veniva usato in alternativa un poco di estratto di pomodoro, mentre quando a non potersi comprare (o trovare) erano le sarde, veniva cucinata la "pasta con le sarde a mare"...cioè solo con il finocchietto.
mercoledì 8 ottobre 2008
La crostata di ciliegie
Eccola sfornata (senza problemi grazie allo stampo di silicone) e profumatissima...peccato per i bordi...ma in fondo è il bello dei dolci fatti in casa no?!! Buona merenda.
lunedì 6 ottobre 2008
Bucatini alla caporalessa e melanzane alla caporalessa
Tagliate la melanzana a cubetti e fatela friggere in abbondante olio caldo. Nel mentre cominciate a riscaldare l'acqua per la pasta, preriscaldate il forno a 200° sopra/sotto e oliate una teglia cospargendola di pan grattato. Appena pronte, ponete le melanzane su carta assorbente. Fate scottare per qualche minuto in una padella alta (io uso la padella saltapasta) i pomodorini con un filo d'olio e basilico. Spegnete la fiamma e unite i capperi e le olive, sale e pepe.
Scolare i bucatini molto al dente e farli saltare brevemente in padella unendo anche le melanzane fritte e una manciata di parmigiano. Porre la pasta nella teglia mettendo, tra uno strato e l'altro di pasta, la mozzarella di bufala tagliata a fettine. In ultimo cospargete di pan grattato e un filo d'olio per la doratura finale e porre in forno per 10/15 minuti circa. Sfornare e buon appetito...
Un ottimo contorno con gli stessi ingredienti sono le melanzane alla caporalessa (queste me le sono inventate io visto che avevo abbastanza condimento). Grigliate le melanzane, unite il condimento dei pomodorini, olive e capperi, stendere le fettine di mozzarella e mentre mangiate la pasta ponete nel forno ancora caldo ma spento. E oplà...servite calde e filanti aggiungendo un filo di olio e origano.
domenica 5 ottobre 2008
La mia Pigotta
venerdì 3 ottobre 2008
Amo Parigi...perdutamente.
Con le mani attraggo attratta, accarezzando il pensiero di possedere Parigi.
Parigi non mente, non mi mente, mai....