il domani una visione, ma l'oggi vissuto bene
fa di ogni ieri un sogno felice,
fa di domani una visione di speranza.
Kalidasa
Nome altisonante per una ricetta semplice semplice ma di grande bontà. Andava decisamente presentata con una foto e una mise en place migliore ma essendo una foto scattata prima di servire il piatto il giorno di Natale…meglio di così non potevo fare…Per la crema mi sono ispirata ai miei compari Karin e Luigi che neanche qualche giorno prima di Natale mi avevano fatto assaggiare una crema simile su un ottimo rollò di carne ripieno. L’ho modificata per renderla più adatta all’arista.
Per la crema ai funghi: fare bollire in un litro di acqua a fuoco dolce 40/60 grammi di funghi secchi porcini o misti (quelli in busta) con due spicchi di arancia e 5 chiodi di garofano quest’ultimi chiusi in un velo dei confetti. Dopo circa mezz’ora e comunque quando vi sembra che l’acqua si sia ristretta a punto giusto, togliere i chiodi di garofano e frullare il tutto con un filo di olio evo e regolando di sale, pepe e un pizzico di zucchero.
Per l’arista: intanto diciamo subito che per 8 persone pesava circa 1 kg e mezzo e che l’ho cotta il giorno prima per poterla tagliare meglio il giorno dopo come un roastbeef. L’ho rosolata con un goccio di olio evo in un tegame a fuoco vivo per cinque minuti facendo attenzione di rosolare tutti i lati omogeneamente e bagnando con mezzo bicchiere di brandi aromatizzato alla mela e pera. Ho poi messo in forno caldo a 180 gradi per 30 minuti e poi altri dieci a forno chiuso e spento. (L’indicazione migliore è usare un tocchetto da 500/700 grammi e tenerlo in forno per 20 minuti e poi sempre 10 a forno spento). L’indomani non mi è rimasto che tagliare l’arista e servirla con la salsa riscaldata a puntino. Probabilmente andava servita con delle fettine di arancia per guarnizione…
Sapete questi bicchieri di cristallo che adornano la mia tavola nei giorni più "importanti" chi me li regalò??? Mio nonno quando ero poco più di una ragazzina...cominciava a prepararmi il mio "corredo"!!! Quella di preparare a poco a poco il corredo ai figli o ai nipoti sin dalla tenera età è una antica tradizione tipicamente del sud che a molti potrebbe risultare obsoleta e addirittura assurda...io invece sono felice e sono grata ai miei genitori e al nonno perchè adesso mi ritrovo dei pezzi unici in tovagliati o cristallerie che non si potrebbero più comprare, ne me li potrei permettere!!! Non disdegno il moderno e la praticità...ma in certe occasioni converrete con me che apparecchiare coccolandosi e concedendosi un poco di lusso non è male...
Allora, tostate delle fettine di pane, io pan carrè, spalmateci sopra uno strato generoso di formaggio cremoso miscelato con olio d'oliva e prezzemolo (va bene anche l'erba cipollina), adagiate una striscia di salmone affumicato e decorate con delle fettine di pera...oppure di ananas. In quest'ultimo caso andava anche una striscia di crudo di parma ma non l'avevo.
Per l'insalatina, che lui ha presentato in una deliziosa coppa, ho tagliato a striscioline sottili della lattuga cristallina e condita con olio, sale e pepe. Ho quindi aggiunto dell'arancia pelata a vivo e tagliata a pezzetti e sempre del salmone tagliuzzato grossolanamente. Ho infine decorato con scagliette e una grattugiata di mandorle tostate... (lui ha aggiunto dell'uvetta ma non sapevo se incontravo il gusto dei miei commensali e ho quindi evitato!) E bravo Simone...come sempre!!!
A seguire il mio menù del pranzo di Natale prevedeva lasagne e come secondo arista con crema di arancia, funghi porcini e chiodi di garofano, ma le ricette le posto la prossima volta. Adesso invece vorrei mostrarvi il mio tavolo natalizio...ho usato delle stelline di Natale come segnaposto, stelline che sono poi state omaggiate ai presenti!!
Mia mamma in questa foto si presta come modella…
Infine, non potevo non pubblicare queste foto di una rarità assoluta...Babbo Natale è passato da casa mia e ha portato i regali a mio figlio Davide e al cuginetto Luca...
Meravigliosi i loro visi tra lo spaventato e l'incredulo...ecco Davide...
…e Luca…
E’ stato un Natale trascorso in famiglia e all’insegna della serenità che è quello che auguro a tutti voi ...spero l'abbiate trascorso altrettanto bene…Adesso è sera, vado a sedermi di là in soggiorno con il mio bimbo e mio marito sotto le luci di questo mio splendido albero...
P.S. Un ringraziamento a mio cognato Danilo che si è prestato prontamente a impersonare Babbo Natale
Non avevo con me carta e penna ma spero di ricordare tutto. Per due occorre: una zucchina genovese, pancetta (meglio lardo ma io non l’avevo), una bustina di zafferano in polvere (per colorare)olio, sale e pepe…semplicissima anche negli ingredienti e molto veloce! Cominciamo con mettere a bollire l’acqua salata della pasta e a pulire le zucchine togliendo grossolanamente il verde esterno e l’interno se ci sono semini
Coloriamo l’acqua con la bustina di zafferano…mi raccomando non usate mai lo zafferano in polvere per cucinare perchè è solo colorante, usate invece quello in pistilli…
In un’ampia padella rosoliamo a fiamma moderata la pancetta in un filo d’olio, aggiungiamo la zucchina a dadini e uniamo un mestolino di acqua di cottura. Cuociamo i nostri spaghetti e nel mentre, se si asciugano troppo, uniamo alle zucchine un poco di acqua di pasta, che adesso conterrà l’amido che servirà anche per mantecare la pasta che scenderemo al dente e finiremo di cuocere l’ultimo minuto in padella. Spolveriamo di pepe e serviamo…
DELIZIOSISSIMA!!! Mi sono proprio divertita a fotografarla…con quel bel giallo intenso dello spaghetto…Se avete anche voi la possibilità non perdetevi la striscia quotidiana con Simone (programmazione SKY canale Gambero rosso) che, oltre alla ricetta, non elemosina affatto consigli utilissimi in cucina!
Signora Mariaaaaaaaaa….Buon Appetitoooooo!!!!!!!