sabato 28 aprile 2012

Buon pic nik a tutti con le: girelle al salmone, pancetta o prosciutto...

Ricetta velocissima e post brevissimo....girelle sfiziosissime che si preparano in un attimo e sono ottime per i picnik o per buffet
Ingredienti: tre fette di pan carrè per tramezzini (quello senza crosta, lungo rettangolare) fettine di salmone, formaggio cremoso tipo philadelpia, fettine di pancetta, fettine di prosciutto cotto, patè di olive nere, olive denocciolate tipo saclà tagliate a rondelle, stracchino, rucola. Oppure date sfogo alla vostra fantasia ma ricordate che è d'obbligo  un formaggio o patè.
Procedimento: con un mattarello stendere per bene il pan carrè fino a ridurlo a una sfoglia sottile. Condirne uno con stracchino, pancetta e olive verdi. Un altro con patè di olive e prosciutto cotto e un altro con philadelpia, salmone e rucola. Arrotolare il pan carrè ben stretto e avvolgerlo in pellicola trasparente. Tenere un paio di ore in frigo e prima di servire tagliare a rondelle spesse un dito. Faranno un volo.....

Buona domenica

martedì 24 aprile 2012

Rifreddo di vitello e benvenuta primavera...

No, non ho sbagliato a programmare il post, avete letto bene, benvenuta primavera perchè fino a ad adesso non mi pare di aver visto molte belle giornate primaverili. Ah, ma oggi, che soddisfazione alzarsi, aprire la finestra e vedere il cielo limpido di un azzurro emozionante, quasi avevo dimenticato che colore avesse il cielo. E in primavera mangiare piatti freddi pregustando l'arrivo dell'estate è piacevole. Perchè non provare allora questo rifreddo di vitello? Me l'ha consigliato mia mamma che ha letto la ricetta su una rivista, è davvero un piatto che si prepara molto facilmente e io l'ho servito come secondo piatto a Pasqua. Dimenticavo: bisogna prepararlo il giorno prima...

Ingredienti per sei persone: 500 grammi di fettine di vitello tagliate sottilissime, 200 grammi di prosciutto cotto a fette, 200 grammi di mortadella affettata, 60 grammi di parmigiano grattugiato, 2 uova (la ricetta originale ne prevedeva 4), 20 grammi di burro, 2 cucchiai di olio extravergine, sale, maggiorana e pepe.
Procedimento: Imburrare uno stampo da plum cake e iniziare a disporre le fettine di vitello, sale, pepe e una manciata di grana, stendere uno strato di prosciutto e ricondire con sale, pepe e grana, fare uno strato di mortadella e di nuovo sale, pepe e grana e infine le fettine di vitello. Batti un uovo con la maggiorana e versa sopra il primo strato. Ricomincia quindi con il prosciutto, mortadella e infine il vitello. Ribattere nuovamente l'uovo e versarlo



Sigillare lo stampo con alluminio e cuocere la terrina a bagnomaria nel forno preriscaldato a 180° per 1 ora e 20 minuti, uscire dal forno, raccogliere il liquido di cottura in una ciotola e ribaltare il timballo su un piatto. Poggiare sopra un foglio carta forno, un tagliere e un libro come peso e fare raffreddare fino al giorno dopo. Il liquido di cottura va messo in frigo per farlo gelatinare. Il timballo ne emetterà altro, raccoglierlo e tenerlo in frigo. 

L'indomani basterà tagliare il rifreddo a fette e servirlo con la gelatina di cottura. 

Appunti personali sulla ricetta: ho fatto bene a usare solo due uova al posto di quattro che mi sembrano eccessive. La prossima volta l'accompagnerò con una insalata russa invece che con patate al forno...Sarà ancora più squisito...

Non lo faccio spesso ma devo ringraziare sempre mia mamma per avermi insegnato a cucinare e per avermi trasmesso l'amore per la cucina, mi ispiro costantemente alle sue ricette e ai suoi modi di fare. La mia è la classica mamma sempre sporca di farina e comunque sempre in movimento a sperimentare ricette nuove, come questa....GRAZIE MAMMA

giovedì 19 aprile 2012

Spaghetti con salsa di peperoni e acciughe

Adoro i sapori forti in cucina e di questa pasta non potevo non innamorarmi a prima vista. L'ispirazione me l'ha data Mario, chef del blog Cuoco per Caso, anche se come spesso accade l'ho modificata leggermente in base al mio gusto. Il risultato è davvero strepitoso...buono buono buono

Ingredienti per quattro: un peperone rosso, due pomodori rossi a grappolo, una manciata di capperi, sette filetti di alici, olio extravergine, prezzemolo, mezzo cucchiaino di bomba calabrese (salsa ultrapiccante che trovo al supermercato), uno spicchio d'aglio e una decina di olive nere (io purtroppo ne avevo molto meno), sale
Procedimento: arrostite in un fornetto il peperone e i pomodori. Io in genere il peperone lo lavo bene e lo taglio in due. Fate raffreddare, spellare e frullare. In una padella scaldate l'aglio con l'olio, toglietelo, sciogliete i filetti di acciuga, aggiungete un trito di capperi e olive nere denocciolate. aggiungete la salsa di peperone e la salsa piccante. Fate cuocere cinque minuti a fiamma dolce. Spegnete e aggiungete il prezzemolo tritato finemente

Scolate la pasta molto al dente, un paio di minuti prima se potete e fatela finire di cuocere nella padella con la salsa. Premetto, ma io non l'avevo, che si addice molto di più una pasta grossa tipo bucatino o spaghettone. Prima di servire assaggiate e regolate il sale. La salsa infatti, grazie alla presenza delle acciughe è molto gustosa.

Grazie Mario per questa ricetta, questa pasta l'ho mangiata due giorni di seguito tanto mi è piaciuta. E' davvero molto molto appetitosa.
A proposito, ancora non vi ho detto che....HO VINTO IL CONTEST "LA CIPOLLA" indetto proprio dal blog Cuocopercaso con la ricetta del mio sfincione palermitano. Sono felice perchè la ricetta merita e non vedo l'ora che, come promesso, Mario realizzi la videoricetta per il suo blog.

mercoledì 18 aprile 2012

Dedicato ai piccoli, un'isola felice

Niente ricetta oggi ma una idea originalissima per far mangiare la frutta ai nostri piccoli giocando. Potete solo immaginare l'espressione di mio figlio appena gli ho presentato questa palma.

L'idea non è farina del mio sacco: l'ho vista pubblicata su Facebook da La Golosa, ma l'ho fatta subito mia.
Ingredienti e procedimento: 1 banana, un mandarino, 1 kiwi, zucchero e succo di limone. Tagliate una banana in due nel senso della lunghezza per creare il tronco e tagliatela  a pezzetti. Sbucciate il mandarino e ponetelo a base, gli spicchi tutti in un verso. Tagliate il kiwi nel senso della lunghezza e create i rami della palma. Spolverate con zucchero e un goccio di limone. E divertitevi a vedere l'effetto che fa. Per darvi la proporzione il mio è un piatto di pizza. Da questa idea con la frutta mi si è aperto un mondo, la prossima idea...fiori di fragole....

lunedì 16 aprile 2012

Il risotto primavera

Ecco come promesso la ricetta del risotto primavera, il risotto che ho preparato con la frittella palermitana. Un incanto di sapori e di dolcezza che ci annuncia l'arrivo della primavera con i suoi prodotti freschi e tutti rigorosamente di stagione: pomodoro, fave, piselli, carciofi e finocchietto
Ingredienti: gli stessi della frittella più tre pomodori maturi a grappolo, olio extravergine, mezza cipolla e 350 grammi di riso (per quattro persone)

Procedimento: in un tegame fare stufare la cipolla tagliata finemente con l'olio e appena bionda con un goccio di acqua. Appena asciugata unire il riso per tostarlo e la polpa del pomodoro grattugiata. Aggiungere la frittella e l'acqua fino a coprire a filo il riso. Cuocere come un normale risotto rigirando di tanto in tanto delicatamente fino a cottura del riso. Se c'è bisogno aggiungete altra acqua. Regolate di sale e pepe e servite. Ecco a voi...la primavera nel piatto...

giovedì 12 aprile 2012

La "frittedda" palermitana

Che risate mi sono fatta quando a tavola ho portato la frittedda e mio marito mi ha guardato dubbioso. Si, si aspettava un qualcosa che assomigliasse alla frittata e quindi fritto, visto il nome. E invece no, la frittedda è un piatto molto semplice e salutare direi, un piatto della tradizione contadina siciliana che si prepara nel periodo di San Giuseppe per la stagionalità dei prodotti: fave fresche, piselli freschi e carciofi...e un mazzetto di finocchietto. Salutare vi dicevo e quindi niente a che vedere con una frittura. Perchè si chiama allora frittedda? Non lo so e a quanto pare non lo sa nessuno con certezza.

Ingredienti: 3 carciofi, un chilo di fave da sbucciare, un chilo di piselli da sbucciare, un mazzettino di finocchietto selvatico, mezza cipolla, olio, sale e pepe. Queste le mie dosi ma i tre ingredienti principali sono a dosi variabili.

Procedimento: prendere vostro marito e metterlo a sbucciare tutto il pomeriggio le fave e i piselli. Pulire il finocchietto e tagliarlo finemente. Pulire i carciofi, tagliarli a spicchi e tenerli in acqua e limone fino al loro utilizzo. Fare appassire in una padella la cipolla tritata finemente, aggiungere il finocchietto, poi i carciofi e rigirare delicatamente con un cucchiaio di legno facendo cuocere nell'acqua di vegetazione. La ricetta originale prevede che non si aggiunga acqua, sembra attiri la "mala sorte"...mah. Aggiungere quindi i piselli e infine le fave, private oltre che della prima buccia anche della seconda.

Fare andare a fiamma dolcissima fino a che le verdure non sono cotte, scuotendo di tanto in tanto la padella e rigirando delicatamente con il cucchiaio di legno. Regolate solo a cottura ultimata di sale e pepe. Servire a temperatura ambiente o tiepide, sentirete che dolcezza.

La frittedda è principalmente un contorno ma può essere impiegata anche come base per un ottimo risotto...il risotto primavera che vi farò vedere al prossimo post.


giovedì 5 aprile 2012

Torta alta e soffice alla ricotta e Buona Pasqua

Anche se non ha nulla a che vedere con l'originale per quanto riguarda il simpaticissimo decoro alla Simpson e la accattivante copertura con glassa rosa, per questa torta mi sono ispirata alla ciambella di  Homer Simpson di Katty, da sempre presente nel mio blogroll con il suo delizioso blog La buona cucina di Katty. Devo dire che è fra le torte a pan di spagna più riuscite che abbia mai fatto...alta e soffice e molto molto buona

Ingredienti: 3 uova, 250 grammi di zucchero, 80 grammi di burro fuso freddo, 250 grammi di ricotta, 100 grammi di fecola, 150 ml di latte, 300 grammi di farina. Gocce di cioccolato
Procedimento: con la planetaria gancio frusta ho battuto per bene le uova con lo zucchero fino a farlo diventare un composto chiaro e spumoso. Ho aggiunto il burro, poi, con il gancio K e velocità al minimo ho mescolato la ricotta e aggiunto le farine unite al lievito alternando con il latte. Infine la cioccolata in gocce. Infornato su teglia al silicone per 50 minuti a 180°. 

Non credo riuscirò a postare niente fino a Pasqua quindi ne approfitto adesso per augurarvi una serena Pasqua, e lo faccio  nella maniera più orgogliosa che una mamma possa fare...mostrandovi i lavoretti che Davide ha fatto in questi giorni in asilo...e la sua PRIMA FRASE ...scritta tutta di suo pugno


lunedì 2 aprile 2012

La Cassata Siciliana FOTOGRAFATA PASSO PASSO: "ri muoriri..."


Come definire la cassata siciliana? Il dolce per eccellenza che si mangia in Sicilia. Credo che sia quello che più ci rappresenta nel mondo.  Meraviglioso e imponente nell'aspetto questo è un dolce CON UNA STORIA LUNGA TRE DOMINAZIONI: l'abbozzo di cassata (dall'arabo qas'at che vuol dire bacinella) è stato introdotto dagli Arabi nel IX secolo (ricotta e frutta, ma fresca. Inoltre veniva cotta al forno, cassata che ancora esiste). I normanni introdussero la Pasta Reale e la "cottura a freddo". Infine gli spagnoli introdussero il pan di spagna e la cioccolata, importata dalle americhe. Ma la sua maestosa decorazione di frutta candita fu realizzata naturalmente nel periodo barocco, periodo in cui la ricerca del bello era davvero portato al limite. Potevo non provare a farla? L'occasione ghiotta si è presentata leggendo il contest "trasformiamo la ricotta" delle blogger La cuoca dentro e Fiordirosmarino. Io che ho un blog di ricette soprattutto siciliane...non potevo aspettare oltre...e proviamoci a farla, in fondo il procedimento è lungo ma non impossibile. Raccomando a tutti coloro che vogliono seguirmi nella realizzazione  di preparare la cassata il giorno prima di servirla. 



Ingredienti per una cassata da un chilo e mezzo circa. Lo stampo lo vendono nei negozi specializzati.
Pan di spagna (io ho realizzato la pasta biscotto piuttosto che il pan di spagna e poi vi dico il perchè): 3 uova, 60 grammi di amido, 60 grammi di farina, 120 grammi di zucchero, mezza bustina di lievito, un pizzico di sale. Qui il procedimento
Pasta Reale: 150 grammi di farina di mandorle, 75 grammi di zucchero a velo, acqua q.b., colorante alimentare verde e infine essenza di mandorla amara un goccio. Qui il procedimento oppure potete trovarla pronta nei negozi specializzati.
Ripieno: 350 grammi di ricotta di pecora fatta riposare una notte intera su un colino per buttare l'eccesso di siero, 150 grammi di zucchero a velo, 50 grammi gocce di cioccolata, a piacere un pizzico di cannella
Per la glassa: 300 grammi di zucchero a velo e acqua qb. Per il decoro: frutta candita comprata pronta
Procedimento. preparate la pasta biscotto ma non arrotolatela. Una volta fredda preparare un "cartamodello" per la base rotonda. Vi aiuterà per ritagliare la base. Tagliare il resto della pasta biscotto in tante strisce (una striscia alta quanto la teglia della cassata che ci servirà per decorare il laterale). Ecco perchè preparo la pasta biscotto al posto del pan di spagna. Il sapore è lo stesso ma è più versatile visto l'uso che ne dobbiamo fare.


Spolverizzare lo stampo per bene con zucchero a velo e disporre la pasta biscotto tagliata per il laterale

Alternare il pan di spagna con la pasta reale

Disporre il disco di pan di spagna

Versare la crema ottenuta frullando insieme la ricotta con lo zucchero a velo e successivamente unendo il cioccolato e la cannella.

Coprire con le rimanenti strisce, premere delicatamente e porre in frigo per almeno due ore

Trascorse le due ore rigirare delicatamente la cassata su un piatto largo...non vi dico che emozione RI MUORIRI appunto, avevo paura si aprisse tutta e si sfracellasse e invece....magia

Creare la glassa ponendo in un pentolino a bagnomaria lo zucchero a velo con un goccio di limone e acqua qb. Portare a ebollizione mescolando con un frustino e versare sulla cassata appena non si sarà formata una crema liscia, omogenea e colore bianco latte...io ho avuto premura e non mi è venuta benissimo, unico grande errore per un dolce poi perfetto.

Decorate infine con la frutta candita e ponete in frigo una notte intera prima di servire. Come prima esperienza mi ritengo soddisfatta del risultato, soprattutto del gusto, un poco meno per la glassa che non ha coperto a sufficienza perchè troppo liquida. Mi perdonino le pasticcerie di gran classe ma è venuta molto meglio di tante altre che sanno solo di zucchero.
ASSOLUTAMENTE DA RIFARE ANCHE PERCHE'...NON MANGIARE A PALERMO LA CASSATA IL GIORNO DI PASQUA...E' UN GRANDE SACRILEGIO!!!!