Questo dessert, tipicamente palermitano e di origini arabe si mangia tradizionalmente a ferragosto, e quindi proprio in questo periodo caldissimo...viene usato uno dei frutti più dolci e dissetanti che la Sicilia possa coltivare...il cocomero o se preferite chiamatelo anguria o se volete chiamarlo alla palermitana MELLONE...o decisamente più pittoresco...U' MULUNI
Ho sbirciato un poco sul web per capire le origini di questo dolce...e di questo frutto...
"il cocomero è uno dei frutti di stagione più venduti per strada, dove è facile imbattersi in fruttivendoli appostati sui marciapiedi con la loro moto ape o il classico camioncino da trasporto e circondati da alte cataste di cocomeri" (fonte)
"Il momento dell’anno in cui raggiunge la piena maturazione cade perfettamente nel periodo in cui Palermo attende impazientemente di celebrare la sua adoratissima Santa (Rosalia) e di onorarla con il suo celebre Festino, ed è per questo che il frutto del cocomero è uno degli aspetti più immancabili e dolci dei festeggiamenti. Poco più tardi, in occasione della Festa dell’Assunta, il cocomero diventa poi l’ingrediente base di un dolce tipicamente estivo ed esclusivamente palermitano" (fonte) ....il gelo appunto...
Origini del gelo:
"C’è chi sostiene che le origini del gelo di melone siano da attribuire agli Arberesch che, provenendo dall’Albania, si stanziarono in territori della Sicilia in cui ancor oggi risiedono, mantenendo usi e costumi della loro terra natia e utilizzando l’abbondanza idrica delle zone in cui vennero a stabilirsi per la coltivazione di frutta bisognevole di grandi quantitativi d’acqua come appunto l’anguria. Ma è più probabile che questa golosità risalga al tempo della dominazione araba in Sicilia e i suoi profumi, in cui l’inconfondibile aroma dell’anguria viene arricchito dagli aromi del cioccolato, dei pistacchi e del gelsomino, non possono che confermarlo." (fonte) Io propendo per la seconda versione...il colore e gli aromi usati (gelsomino, pistacchio, cioccolata, cannella...) non possono che essere di origine araba.
Ingredienti e preparazione: Un litro di succo di anguria ottenuto pulendo la polpa dai semini e frullandola, 150 grammi di zucchero, 80 grammi di amido, fiori di gelsomino, mezzo bicchiere d'acqua, cioccolata in scaglie, granella di pistacchio, cannella ed eventualmente canditi.
Tenete i fiori di gelsomino almeno 24 ore a macerare in mezzo bicchiere d'acqua. La quantità di fiori dipende molto dal gusto personale, io per un litro di succo ne ho usato circa 15.
Non rimane che miscelare a freddo il succo di anguria, lo zucchero, l'amido e l'acqua in cui hanno macerato i fiori (quelli li avrete tolti naturalmente)...io ho frullato il tutto con il frullatore a immersione. Porre in una pentola a fiamma moderata e portare a ebollizione per quattro, cinque minuti e comunque fino a consistenza di budino... Porre in stampi e lasciare raffreddare...
Infine decorate con granella di cioccolata, granella di pistacchio e cannella...porre in frigo prima di servire...
...e siccome oggi è il mio onomastico me ne offro una bella coppetta....questo è un dolce che adoro.
L'anno scorso mia cugina Patrizia lo utilizzò per la sua
crostata di pistacchio...andate a dare una sbirciata perchè ne vale la pena...