Ah, questi arabi...ne sapevano una più del diavolo, e si, infatti le panelle sono una loro "invenzione" che il popolo palermitano ha subito fatto sua. Se volete saperne di più sulla loro storia eccovi un link molto interessante. Se siete in vacanza a Palermo quindi, non vi resta che assaggiare questa prelibatezza direttamente sul luogo, recandovi in una qualsiasi friggitoria. Troverete sempre una buona dose di panelle pronte per essere mangiate. Se volete cimentarvi a farle a casa ecco allora l'occorrente: 500 grammi di farina di ceci, 1 litro e mezzo di acqua fredda, sale, pepe e prezzemolo qb e olio per friggere. Si preparano davvero facilmente ma il procedimento è lungo.
In una pentola sciogliete la farina di ceci nell'acqua fredda e condite con il sale e pepe. Io uso il frullatore a immersione per non fare creare grumi e creare una pastella omogenea. Porre la pentola sul fuoco e cuocere a fiamma moderata per 40 minuti rigirando con un cucchiaio di legno per non fare attaccare sul fondo. Pazienza...abbiate tanta pazienza ma ne vale la pena. Appena pronto unite il prezzemolo tritato finemente. Porre l'impasto in una teglia bagnata leggermente ( o unta). Lo strato non dovrebbe essere più di 3mm al massimo mezzo centimetro. Fare raffreddare e tagliare le panelle così...
Potete creare uno strato più alto ma poi dovete avere cura di "assottigliare" le panelle a mezzo centimetro circa. Friggetele in abbondante olio
Scolatele su carta assorbente o carta di pane
Mangiatele calde con una spruzzata di sale e limone...
La loro "morte" è dentro una bella focaccina come questa...
E' naturale che un poco di impasto si attacchi sul fondo della pentola ma siccome non si butta niente potete realizzare la cosidetta "raschiatura". Raschiate con cura l'impasto attaccato sul fondo della pentola (ma non bruciato), createne delle polpette (tipo crocchè) e friggetele....sapete che quasi quasi la raschiatura è più buona della panella stessa perchè si è impregnata di...affumicato??????