mercoledì 7 marzo 2012

Pandolce genovese

Vi ho già raccontato quì come parte della mia famiglia sia genovese da generazioni e questa non è la prima ricetta ligure che ospito nel mio blog (oltre al pesto anche la capponada) Mia mamma, che ha vissuto da bimba diversi mesi a Genova è rimasta affezionata a questo dolce e ogni volta che può se ne fa mandare uno dai miei cugini. Fino all'altro giorno in cui ha conosciuto un'amico, Salvo, ottimo ballerino e anche ottimo cuoco a quanto pare,  che gli ha dato la ricetta per farselo da se. Il risultato...giudicate voi...perfetto....
Ingredienti: 300 grammi di farina 00, 150 grammi di zucchero, 130 grammi di burro morbido, 1 uovo, un pizzico di sale, 80 ml di latte, 15 grammi di pinoli, 230 grammi di uva passa, 1 bustina di vanillina, 10 grammi di lievito per torte, 6 grammi di aroma rum, 6 grammi di aroma arancia, 75 grammi di cedro candito, 75 grammi di arancio candito.
Procedimento: amalgamare il burro con lo zucchero e il pizzico di sale fino a formare una crema spumosa. Aggiungere quindi l'uovo intero battuto e 150 grammi di farina. Nel frattempo ammollare l'uvetta in acqua tiepida , strizzarla e passarla in un poco di farina. Unire al composto la vanillina, il lievito, il latte, la restante farina (150 grammi) e impastare ancora. Unire infine l'uvetta, le fialette di aroma i pinoli e i canditi.
Impastare ancora, formare una palla e schiacciarla fino a 5 cm di altezza su carta forno. Infornare per 40 minuti a 180°. Sfornare e mettere il pandolce in un tagliere di legno per farlo riposare. Mangiare freddo.

Grazie Salvo per la ricetta e grazie mamma per averlo realizzato....il sapore era identico a quello "originale"

6 commenti:

Mary ha detto...

Dev'essere buona!

Antonietta Golino ha detto...

Mi da l'impressione che sia molto delicato...da provare!

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao Elena, senti ma una fettina (anzi fettona) di questo meraviglioso pandolce, ce la metti da parte vero? Semplicemente divino! I dolci così sono quelli che preferiamo!
bacioni

la mamma ha detto...

NON ha niente a che fare con i soliti panettoni spugnosi che dopo un po li senti andare su e giù, pieni di coloranti e conservanti. hanno tutti lo stesso sapore anche se cambia la casa produttrice. si mantiene a lungo, lo puoi fare in casa. Che vuoi di piu'?Provatelo ,garantisco io che ci vado matta.

simona ha detto...

ma...ma...ma...non è che siamo parenti ????? Ma sai che mio marito siciliano ha mezza famiglia genovese ? e che sua mamma è stata per molto tempo a genova ? e che la sua cucina alterna con molta facilità ricette siciliane e ricette genovesi ?
Adoro il pandolce , brava !!!
Bacio, Simona

Geillis ha detto...

ho mangiato il pandolce in Liguria, che meraviglia, niente a che vedere coi prodotti industriali che si rovano in giro...mi segno la tua ricetta, sembra davvero uguale a come lo ricordo!